//Italia al primo posto in Europa nella campagna vaccinale. Campania prima in Italia.

Italia al primo posto in Europa nella campagna vaccinale. Campania prima in Italia.

di | 2021-01-13T19:03:39+01:00 13-1-2021 18:57|Alboscuole|0 Commenti
La Redazione –
La notizia è da non credere ma è proprio vera:
l’Italia è la nazione che, fino a questo momento, ha vaccinato più persone contro il Covid 19. La Campania è la regione che detiene il primato di vaccinazioni in Italia.
Il giornale tedesco “Die Welt” elogia la campagna vaccinale italiana e dedica un articolo al primato dell’Italia, in Europa, nella somministrazione dei vaccini. Il quotidiano evidenzia che questo è un  risultato che lascia tutti sorpresi, di cui la penisola stessa non si capacita. “Proprio l’Italia stacca di molto sul vaccino quasi tutta Europa”, è il titolo dell’articolo, in cui si sottolinea che il nostro Paese “lascia anche la Germania decisamente indietro”.
Nel testo si presentano i dati: il bollettino di martedì mattina ha mostrato che in Italia sono state vaccinate 718.797 persone, e cioè “più di ogni altro stato in Europa”. In termini proporzionali, rispetto alla popolazione, fa meglio solo la Danimarca, si rileva, con 2 persone vaccinate per ogni 100 abitanti, mentre “in Italia sono 1,16, in Germania solo 0,73”.
Il “Die Welt” evidenzia anche un altro dato sorprendente: “È interessante notare come la tipica differenza fra nord e sud, che vede in genere il nord più efficiente e il sud più lento e caotico, sia in questo caso capovolta: la regione più veloce è la Campania”.
 
L’Unità di Crisi della Regione Campania è al lavoro per preparare la fase successiva della vaccinazione del Covid 19, quella che andrà oltre i sanitari e comincerà a comprendere la popolazione.
Inoltre fa sapere che sono in fase di preparazione gli elenchi di tutte le categorie, in modo da essere preparati appena verrà dato il via libera dal governo, con l’annessa fornitura di vaccini, per le diverse categorie. Sono pronti quindi gli elenchi di cittadini sopra gli 80 anni e di cittadini sopra i 60 anni con patologie croniche, ma anche di insegnanti e personale scolastico, forze dell’ordine, personale dei trasporti pubblici.