Stiamo vivendo un periodo difficile tutti quanti, nessuno si sarebbe mai aspettato tutto questo. La vita di tutti è cambiata chiaramente, ma mancano 10 giorni alla fine di questo incubo, o almeno così si sente dire…
La mia mente già sta fantasticando, immagino già come potrà essere il primo giorno che potremmo uscire da questa trappola che ci sta tenendo prigionieri ma allo stesso tempo protetti dal nostro più grande nemico, un nemico che ci uccide, che ci fa ricoverare in ospedale per mesi , quello che non ci permette di uscire, di incontrare i nostri amici, di abbracciarli e magari anche di spettegolare un po’ dei nostri nemici, cosa molto frequente alla nostra età.
A volte mi soffermo a pensare, ho sempre immaginato come potessero essere le guerre. Per me questa parola era equivalente a sangue, bombe, armi e violenza, ma ad oggi ho dei ripensamenti. Penso che ciò che stiamo vivendo sia la guerra più brutta che avessimo potuto affrontare, una guerra fatta di virus e batteri, che non ci permette nemmeno di piangere sulla tomba delle persone a noi care che vengono a mancare.
In questo periodo ho fanalizzato tanti pro e contro, non poteva capitarci cosa più brutta, ma allo stesso tempo ho dato valore a molte cose che prima ai miei occhi erano quasi insignificanti e scontate.
Mi mancano tante cose: le carezze (oggi posso solo immaginarle), e abbracci (ricordo solo il profumo).
Mi manca la scuola, che molto sinceritamente era la mia condanna: quella sveglia che alle 7:30 del mattino suonava fastidiosamente, l’essere rimproverata dai prof per il troppo tempo fuori, essere interrogata e piangere se l’interrogazione fosse andata male, e saltare di gioia se invece fosse andata bene, ad oggi penso che tanto male non era.. anzi è una delle cose che mi manca tanto.. È proprio vero che quando non si ha qualcosa la si apprezza di più, in questo caso io personalmente sto davvero apprezzando e rimpiangendo i momenti vissuti a scuola e spero davvero che al più presto possano tornare.
Dunque, tirando delle somme, ho capito che il tempo è denaro ed è molto prezioso, e noi in questo momento ne abbiamo tanto per cui dovremmo trascorrerlo con la nostra famiglia, la cosa più sacra. O magari mandare quel messaggio che non si è avuto mai il coraggio di mandare, scrivere ad una persona che ti manca o meglio ancora chiamarla così da sentirla più vicina a te, perché l’unica cosa che non conosce distanza è il cuore. Oggi è 25 aprile e volevo scrivere il mio pensiero in memoria del giorno della Liberazione. Spero tanto che ci libereremo al più presto del nostro nemico COVID19.
#Andrátuttobene #iorestoacasa
ROBERTA GROSSO (3^ B)