Considerazioni dei ragazzi della I e IID
Ecco la storia di un mostro invisibile agli occhi umani ma visibilissimi al microscopio: è il coronavirus!
Si è esteso in tutto il nostro nostro paese e con lui anche la nostra ansia e la nostra paura.
Hanno chiuso le scuole di tutta Italia e forse ci sembrava una cosa bella all’inizio, ma poi anche noi ragazzi abbiamo cominciato a capire. E così la nostra vita nel giro di pochi giorni è cambiata: niente più amici, niente più uscite, niente più sport. C’è chi non pratica più calcio, chi non va più in piscina , chi non va più a danzare.
La scuola è diventata on line.
Riusciamo a studiare anche se siamo un po’ spaesati e ci manca il rapporto diretto e umano con i nostri insegnanti: non ci crederete ma abbiamo un po’ di nostalgia! La scuola per quanto può essere un po’ faticosa, è la nostra vita! Manca una quotidianità fatta di studio, sorrisi di amici, pianti, chiacchiere fra ragazze fatte sempre nello stesso angolo dell’aula… Ai maschi mancano i confronti sul Napoli e sul campionato. Ebbene sì, il coronavirus spaventa e trasmette un po’ di ansia a tutti noi. È purtroppo diventato, in ogni famiglia, l’odiato compagno, l’argomento di discussione.
Ma non tutto è negativo! Stiamo riscoprendo nuove abitudini o anche abitudini dimenticate. Aiutiamo in casa, facciamo giochi che facevano i nostri genitori, abbiamo imparato ad occuparci di più dei nostri fratellini e sorelline. Spesso li abbandonavamo per uscire con gli amici ora invece possiamo dare una mano alle mamme ed ai papà.
Alcuni di noi che hanno i genitori che continuano a lavorare, che sono medici o infermieri o che comunque sono esposti a rischio, sono molto preoccupati.
Certo ci mancano tante cose e ne riscopriamo altre ma siamo tutti d’accordo a dire che la cosa che manca di più sono i baci e gli abbracci dei nonni: gli anziani devono essere molto protetti e quindi non andiamo a casa loro e loro non vengono da noi.
Dovrà passare questo brutto periodo, torneremo alla nostra vita e forse ci piacerà più di prima.
Per il momento noi restiamo a casa.
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