Di Carmen Di Muro – Nei giorni 28 e 29 novembre la nostra scuola è stata protagonista di un evento internazionale: “Children’s Global Summit”, che ha coinvolto circa 2500 ragazzi tra i 6 e i 18 anni, provenienti da 43 paesi venuti a Roma per illustrare i risultati del progetto “I Can”, già avviato nel 2017.
Questa iniziativa è nata in India e in Italia ha preso il nome di “Io posso” e raccoglie la sfida che Papa Francesco ha lanciato con l’enciclica “Laudato sii”: collaborare per costruire la nostra casa comune.
Lo scopo è sensibilizzare le giovani generazioni e dare loro in mano gli strumenti per sentirsi protagonisti del cambiamento, tenendo presenti gli obiettivi di sviluppo sostenibile.
La nostra scuola ha ospitato una delegazione di circa 70 ragazzi proveniente dalla Malaysia, Ucraina e Serbia.
I gruppi di ragazzi hanno raccontato, ” in inglese“, anche attraverso foto e video, la loro esperienza, illustrando le soluzioni adottate per risolvere alcune situazioni problematiche della loro scuola o del loro territorio, per “immaginare il futuro” con il metodo educativo “Design for change”, incentrato sulla personalità e sull’impegno degli studenti che sono stimolati a comprendere i temi e i problemi, ideare possibili soluzioni, realizzare progetti e condividere metodi e risultati.
Le soluzioni che hanno proposto questi ragazzi riguardavano la riduzione dell’inquinamento dei fiumi, la promozione della lettura e giochi alternativi allo smartphone.
I nostri alunni hanno accolto con grande entusiasmo questi ragazzi, dialogando con loro in inglese, anche grazie ad un interprete… e partecipando alle attività proposte.
E’ stata un’esperienza arricchente che ha permesso ai nostri alunni di fare amicizia, di conoscere nuove realtà e di riflettere sui temi dell’accoglienza e del rispetto dell’ambiente.
Loro… i veri protagonisti di un cambiamento possibile.