Alla ricerca dei passatempi che uniscono (anziché dividere…) la famiglia
La grande passione degli italiani? La musica. Questo è ciò che emerge da una recente indagine sul tempo libero dall’Istat. Più dell’80 per cento degli intervistati ha annoverato proprio la musica (ascoltata più che suonata…) fra i passatempi preferiti. Poi ci sono il cinema, il teatro e gli spettacoli sportivi, dove a farla da padrone, neanche a dirlo, è il calcio, che conquista quasi il 64 per cento dei nostri connazionali. E ancora, il turismo enogastronomico, le visite ai musei, alle mostre e ai monumenti storici (37 per cento). La fotografia (38 per cento), il disegno e la pittura (13 per cento),il bricolage (50 per cento) e il giardinaggio (25 per cento), il ricamo (25 per cento) e la cucina (23 per cento).
Andando un po’ più nel dettaglio delle tante passioni, ci si accorge di come ciascuna abbia un pubblico di riferimento ben preciso, la cui linea di demarcazione, oggi molto più che in passato, corre a cavallo delle diverse generazioni.
Gli hobby più diffusi tra gli adulti sono il viaggio e il turismo gastronomico e culturale. Anche la cucina rappresenta un interesse in costante crescita. E ancora, il bricolage e, naturalmente, lo sport amatoriale. Fra i più giovani, la tv riscuote sempre grande successo; ora l’attrazione maggiore è per le nuove tecnologie: computer, internet, videogiochi.
A seconda dell’età, una identica passione può svilupparsi con modalità del tutto differenti. Basta pensare al collezionismo: un adulto raccoglie oggetto, un ragazzino immagini. Un adulto trascorre le domeniche fra botteghe e mercatini, alla ricerca di scatole di latta o borsette vintage; un ragazzino naviga in rete, cercando foto e disegni dei suoi fumetti preferiti.
Età diverse, hobby diversi, anche all’interno della famiglia. Perché non è affatto detto che gli interessi di mamma e papà coincidano con quelli dei figli.