Signori e signore che vi accingete a leggere questo numero del giornalino scolastico, oggi abbiamo un ospite molto speciale, nientepopodimeno che il grande Vitruvio Pollione, l’uomo a cui è intitolato il nostro liceo. Ma bando alle ciance e diamo la parola al nostro ospite.
Intervistatore: Salve, si presenti ai nostri cari lettori.
Vitruvio: Buongiorno, io sono Massimo Decimo Meridio, generale… Scherzo, sono Marco Vitruvio Pollione, molti di voi mi conosceranno perché, modestia a parte, sono il più grande architetto dell’antichità, il Renzo Piano dell’età di Augusto, e il mio “best Seller”, il “De Architectura”, ha venduto milioni di copie.
Intervistatore: Bene, la vedo molto euforico per questa intervista; ci dica, è vero che il suo libro non riscosse molto successo inizialmente?
Vitruvio: Vede, io scrissi il mio fantastico “De Architectura”, che ricordiamo essere il più grande testo antico nel suo campo, in piena età augustea, un periodo di grande rinnovamento: la nuova generazione stava impiegando nuovi materiali, come il laterizio, nelle costruzioni e nuovi elementi architettonici, come le volte a cupola; io, per cause di forza maggiore, non ebbi tempo di occuparmi di tali innovazioni.
Si ricordi comunque che i più grandi geni sono sempre incompresi: Van Gogh, io, Vivaldi, Pirandello…
Intervistatore: Certamente. Piuttosto, come si difende dall’ accusa di aver scritto il pluricitato testo per ingraziarsi l’imperatore?
Vitruvio: Le ingiurie di questi rigidi moralisti della domenica non mi tangono minimamente, che tornino pure a fare gli intellettuali nel loro bar preferito. Ricordiamoci che ogni scrittore romano ha cercato di ingraziarsi l’imperatore del proprio periodo, non ricordo di qualcuno che ha scritto testi contro Domiziano nel periodo in cui quest’ultimo regnava.
Intervistatore: Sebbene io mi senta in dovere di dissentire, passiamo alla prossima domanda. È contento del fatto che abbiano intitolato a lei il nostro liceo classico?
Vitruvio: Certamente, ogni grande personalità della storia dovrebbe avere una strada o una scuola (io ne ho due) a lei intitolata.
Intervistatore: E mi dica, lei prima ha citato il film “Il gladiatore”, come fa ad averlo visto? E soprattutto, le piace?
Vitruvio: Nell’aldilà ci sono più comodità di quanto si pensi; comunque il film l’ho trovato bellissimo, sebbene a livello storico sia il peggior film della storia: basti pensare che i gladiatori non venivano di certo uccisi nel Colosseo, con quello che costava mantenerli! Erano invece i condannati a morte che venivano massacrati per il giubilo del popolo.
Intervistatore: Interessante! Un’ultima domanda. Ha qualcosa da dire ai nostri studenti?
Vitruvio: Certo, ricordate che siete studenti del liceo intitolato ad uno dei più grandi uomini della storia, quindi dovete cercare di distinguervi nella società; per questo vi auguro il meglio.
Intervistatore: Bene, questo era il modestissimo Vitruvio Pollione. A presto, con un altro fantastico ospite.