Di A. STRIPPOLI e R. SCIANATICO –
Buongiorno signor Dante, siamo oggi qui per farle qualche domanda.
Dante: Va bene. Ditemi tutto.
Le è piaciuto Il viaggio che ha raccontato nella Divina Commedia?
Dante: Sì, mi è piaciuto, pur se sono svenuto più volte ed se mi sono sentito qualche volta non molto bene…
Virgilio è stato un buon compagno di viaggio?
Dante: Sì! Virgilio è stato un ottimo compagno di viaggio perché mi sosteneva sempre e non mi faceva mai cambiare idea visto che io ero spesso insicuro.
Qual è stata l’esperienza più bella che ha fatto durante il viaggio?
Dante: L’esperienza che mi è piaciuta di più è stata quando ho incontrato i lussuriosi, in particolare Paolo e Francesca; mi ha affascinato la loro lunga storia d’amore e la pena che, secondo me, non meritavano.
Bella risposta! Ci parli, adesso, del Paradiso…
Dante: Iniziamo col dire che sono stato accompagnato in questo viaggio nel Paradiso dalla persona a me più cara, ovvero Beatrice: lei è una donna dal buon cuore e dal dolce animo. La parte in cui mi sono emozionato di più è stata arrivare a vedere la Santa Vergine Maria.”
Qual è l’opera che le piace di più tra quelle che ha scritto?
Dante: Secondo voi?
Non ne abbiamo idea…
Dante: L’opera che mi piace di più è proprio la Divina Commedia; consiglio a tutti di fare il viaggio che ho lì raccontato, pur essendo faticoso e stancante.
Ci potrebbe parlare della dolce Beatrice?”
Dante: Ma certo! Il suo vero nome è Beatrice di Folco Portinari. Lei è stata la mia ispiratrice e soprattutto il mio unico amore in tutta la mia vita. Purtroppo è morta nel 1290, a solo 25 anni. Quando morì, sentii il vuoto dentro di me, perciò scrissi molte opere in suo onore.
La ringraziamo per averci risposto e con questo la salutiamo.
Dante: Di niente. Mi è piaciuta molto questa intervista, è una delle più belle che abbia mai fatto! Ciao!
Grazie per il complimento. Ciao!