Il Gruppo Biblioteca Sensale ha intervistato la Prof.ssa Giuseppina Esposito, docente, scrittrice e Presidente della Pro Loco “Nocera di Tutti”. Di seguito si riporta l’intervista.
Cari ragazzi,
prima di rispondere, mi preme ringraziare voi e la vostra professoressa Assunta Tortora, per lo spazio che avete deciso di dedicare alla Pro Loco “Nocera di tutti”, che mi onoro di presiedere.
Un grazie sentito anche per l’opera meritoria che come biblioteca portate avanti già da qualche anno, segno questo di lungimiranza della docente che la cura e di fattiva partecipazione di voi studenti che collaborate, rendendo la scuola uno spazio fervido di cultura e di formazione.
Detto questo, da recepire come ringraziamento non formale, ma sentito con tutto il mio cuore, passo a rispondervi.
I D. Quali sono le maggiori difficoltà che la Pro Loco ha dovuto affrontare per svolgere le proprie attività?
I R. Per far nascere una Pro Loco, che non è una semplice associazione, l’iter è un po’ complicato, soprattutto per i passaggi burocratici che necessitano di essere effettuati.
Prima di tutto ci vogliono delle persone che credono fortemente nel valore e nel significato di una Pro Loco. Questi vengono considerati i soci fondatori.
Per me non è stato difficile trovarli. Si sono uniti al mio sogno ed abbiamo poi avviato le procedure per la fondazione che vi sintetizzo: elaborazione dello statuto, tenendo conto di quello dell’UNPLI provinciale, acquisizione dei codici fiscali degli aderenti, registrazione presso l’Agenzia delle Entrate (pagando 250 euro), invio dei documenti registrati presso la Regione Campania, ente di controllo e di deliberazione per la nascita delle Proloco.
La prima riunione che mi vide eletta come Presidente dai soci fondatori, eleggendo anche il direttivo, il segretario, il tesoriere, i revisori dei conti, i probiviri (tutti organismi previsti dallo statuto), si tenne nel Febbraio del 2019. I tempi di attesa, per l’approvazione e la deliberazione sulla gazzetta ufficiale della Regione Campania, sono stati lunghi. A fine Luglio dello stesso anno.
Il lancio della Pro Loco, denominata di tutti perché vuole essere inclusiva e allargata a tutti, senza distinzione alcuna, avvenne a Settembre, in un incontro con il sindaco Torquato e l’assessore alla cultura Fortino. Fu invitata la stampa, ma ci onorarono con la loro presenza anche varie associazioni della nostra città.
Spiegammo le linee guida che sottendono la Pro Loco e poi partimmo con la campagna di tesseramento.
Fu un successo inaspettato, in quanto nel giro di pochi mesi, raggiungemmo quasi quota 100.
Quindi, difficile per la burocrazia, ma felicemente facile per il resto.
II D. Che cosa dovrebbe fare una Pro Loco per diventare realmente uno strumento efficace per la promozione del territorio?
II R. Le Pro Loco, se vogliono diventare uno strumento efficace per la promozione del territorio, si debbono attrezzare per interpretare e leggere i bisogni del territorio, evidenziandone anche le criticità per tentare di rimuoverle. Ci deve essere una squadra di gente di buona volontà che cooperi, creando sinergie adeguate sia fra i soggetti della stessa squadra, sia con altri soggetti presenti nel territorio, in primis con il Comune. Inoltre, c’è bisogno di individuare i beni giacenti nella propria realtà, per rimarcarne il valore e rilanciarle per una fruizione che vada oltre i confini della propria realtà. L’opera di rilancio va fatta anche con le risorse umane ivi presenti, mettendo in luce quanti, con il loro operato, si siano distinti o si stiano distinguendo nei campi della cultura, dell’arte, dello sport, del volontariato. E questo perché una comunità è un unicum, dato da uomini e beni artistici e paesaggistici, in interazione fra loro.
III D. Quali sono i criteri per la scelta dei problemi da affrontare per la valorizzazione del nostro territorio?
III R. I criteri scaturiscono dalle linee guida che sono l’anima progettuale complessiva della nostra Pro loco.
Si fanno delle riunioni con i membri del direttivo ed in attinenza a quello che si è programmato insieme, si delibera quello che è necessario mettere in campo.
IV D. Ci possono essere rapporti tra la Proloco e il mondo della Scuola?
IV R. Certo che sì. Infatti se non ci fosse stato il Covid, avrei avviato dei protocolli di intesa con gli Istituti presenti da noi. Finita la pandemia, che ha bloccato un avvio fenomenale con ben otto iniziative nel giro di pochi mesi, auspico una costruttiva collaborazione con gli studenti, anima viva del tessuto sociale, per realizzare progetti che diano risalto al mondo della scuola e della città stessa.
V D. Lei, oltre ad essere Presidente della Proloco, è una scrittrice e una professoressa, che cosa ne pensa della DAD?
V R. Vi allego un mio articolo scritto proprio sulla DAD da cui potete meglio evincere ciò che penso in merito a questa delicata questione.
https://www.istitutogalanteoliva.it/magazine/2020/11/03/scuola-e-dad-manca-la-poetica-dello-sguardo
VI D. Quest’ anno sarà ancora la Presidente della giuria per il Maggio dei Libri?
VI R. Se sarò designata in questo ruolo, per me sarà un grandissimo onore. Amo la scrittura e amo la poesia e penso che veicolare emozioni in versi, sia un’operazione che eleva gli animi, condensa il pensiero in espressioni di ordine superiore. Chi come docente si impegna a stimolare questa nobile arte, ha tutto il mio apprezzamento e chi, come studente, si mette alla prova, merita il mio plauso convinto. Procura a sé stesso e agli altri, di sicuro, un benessere che perdura nel tempo.
Gruppo Biblioteca Sensale – Febbraio 2021
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