INTERVISTA AD ANGELA TABATA DI MATTEO//
Fumettista che pubblica i suoi Comic per la casa editrice AG Book Publishing di Roma//
Intervista degli alunni del laboratorio del progetto “A Scuola di Giornalismo”//
Istituto “Martin Luther King” di Caltanissetta guidato dalla preside prof.ssa Rosa Cartella//
Referente del progetto “A Scuola di Giornalismo” il docente Salvatore Siina//
Caltanissetta, giovedì 11 Marzo 2021//
La semplicità, la passione negli occhi, l’entusiasmo nelle sue parole. E’ questo ciò che abbiamo notato nell’incontro su “Meet” con questa artista. Noi alunni avevamo conosciuto Angela Tabata Di Matteo leggendo in classe il primo episodio del suo fumetto “I cacciatori dei sigilli perduti” e ci siamo appassionati sia per le bellissime immagini riprodotte in tavole coloratissime, sia per la storia scritta con parole semplici, con una trama che abbiamo capito e apprezzato subito. Angela si è dimostrata una persona cordiale e disponibile. //
Ecco, di seguito, le domande che le abbiamo rivolto://
- Chi è Angela Tabata Di Matteo? (Gaia Lo Maglio)
Sono una ragazza di quasi 30 anni che ha sempre avuto la passione per il fumetto, per i Supereroi, per la natura e per gli animali.
- Come nasce la sua passione per il fumetto? (Elena Pilato)
La mia passione è nata vedendo i cartoni animati e successivamente leggendo la loro versione cartacea. Me l’ha trasmessa il mio fratello più grande. Inizialmente ho cominciato a leggere Topolino, poi altri fumetti di vari generi.
- La laurea come grafica d’arte, conseguita a l’Aquila, ha influito sulla sua scelta di diventare fumettista? (Elena Azza)
Si e no. Io i fumetti li ho amati sin dall’infanzia, certo la laurea mi ha aiutata a migliorare le tecniche e lo stile.
- I manga giapponesi e i relativi cartoni, come ad esempio Dragon Ball, sono stati fonte di ispirazione? (Vittoria Iacona)
Ovviamente si, hanno influito sulla mia arte creativa le storie di Dragon Ball e le trasformazioni di Sailor Moon.
- Fumettisti quali Zerocalcare e Tiziano Sclavi hanno un loro stile personale e originale, il suo stile fa riferimento a qualche scuola di fumettisti? (Nicole Matraxia)
Ho messo insieme più stili di disegno. Ho iniziato prendendo spunto dalla Disney Italia e poi dai personaggi della Marvel.
- Quali artisti del fumetto stima di più? (Veronica Viola)
Diversi disegnatori della Disney Italia: Giada Perissinotto, Alessandro Bartucci, Mirka Andolfo.
- Il suo rapporto con la casa editrice AG Book Publishing, com’è nato? (Francesca Giacalone)
Dopo la laurea sono andata al “Lucca Comix” per farmi conoscere, poi a Rieti ho seguito una manifestazione letteraria dove c’era uno stand della AG Book Publishing. Tempo dopo ho mandato i miei lavori all’editrice Angela Cristoforo che poi ha letto e mi ha proposto di pubblicarlo.
- Di solito, nei suoi fumetti, quali temi affronta? (Giovanni Amico)
I temi più importanti che tratto sono l’amicizia, l’amore, la cura dell’ambiente e degli animali, l’avventura e l’azione.
- Nel suo lavoro di docente di sostegno, il fumetto ha un ruolo? (Carlotta Giuffrida)
Sì, infatti i bambini che hanno difficoltà riescono a capire meglio le storie presentate tramite mappe di immagini.
- Insegnare anche arte e immagine, l’aiuta nel suo rapporto con gli alunni? (Valeria Mosca)
Certamente, attraverso il disegno riesco a comunicare con tutti utilizzando e facendo utilizzare tecniche quali il disegno, la colorazione ecc. Grazie a ciò la classe diventa più unita, questa è la cosa più importante. Quest’anno ho attivato un corso di fumetto per ragazzi di prima e seconda di Scuola Secondaria di I grado.
- I supereroi hanno spesso il compito di salvare la Terra, l’umanità ecc.; i suoi personaggi rientrano in questa definizione? (Emma Capizzi)
Sì, oltre alle persone, salvano l’ambiente, anche con l’aiuto di animali, fedeli amici.
- Abbiamo letto in classe con il maestro Salvatore il suo fumetto “I cacciatori dei sigilli perduti”, perché questo titolo? (Ginevra Cancemi)
Sono una grande fan di Indiana Jones e ho pensato: “Perché non mettere un po’ di avventura nella mia storia?”. Da qui anche il titolo.
- Come nasce un soggetto? (Emanuele Peregrino)
Bellissima domanda! Il soggetto dipende dall’ispirazione, l’ambiente potrebbe essere il territorio in cui si vive o un posto di fantasia. Per caso, per la mia storia, mi sono ispirata a me, al mio fidanzato e al nostro migliore amico.
- I protagonisti May, Andrew e Mike, sono giovani impegnati, amano gli animali e l’ambiente. Oggi è ancora possibile far capire ai giovani l’importanza di questi temi? E come? (Desire’e Scichilone)
Sì, anche attraverso questo fumetto. Gli animali spesso vengono abbandonati. Utilizzare l’arte a scuola per farlo capire ai bambini è importante.
- Chi sono gli spiriti guida? (Ginevra Amico)
Sono i nostri angeli custodi, ognuno ci guida in un determinato modo. Nel mio fumetto essi sono rappresentati dagli animali.
- Perché la scelta di ambientare la storia nell’isola di Maui, nelle Hawaii? (Ginevra Amico)
Io amo il mare, ho seguito molti telefilm o serie televisive che parlano di posti bellissimi e di scuole di surf. Di solito nei fumetti si fa riferimento a grandi città conosciute come New York, Londra. Io ho voluto scegliere un luogo alternativo come le Hawaii.
- Gli animali sono un tutt’uno con i protagonisti, perché? (Sara Mosca)
Per rafforzare il loro legame e sconfiggere il male.
- Abbiamo notato che le battute del fumetto sono molto brevi, è per dare più spazio alle immagini delle vignette? (Nicole Matraxia)
Per certi versi sì e per altri no. Il target del fumetto è quello dei bambini, come voi di 8 anni, quindi si deve utilizzare un linguaggio essenziale e semplice. Inoltre in determinati casi, più che le parole, devono parlare le immagini.
- Com’è avvenuta la produzione delle tavole? Abbiamo notato che ce ne sono da 4 vignette e da 3 vignette. (Ginevra Cancemi)
C’è stato uno studio veramente accurato. Ho iniziato da uno storyboard per la raccolta dei vari disegni fino ad arrivare alle tavole definitive. Tale scelta è stata strutturata in base alla narrazione.
- La scelta dei colori com’è avvenuta? (Ludovica Bellomo)
Il fumetto in bianco e nero non avrebbe funzionato. La protagonista e il suo spirito guida dovevano avere i loro colori. Ho fatto uso delle cosiddette “palette di colori”.
- In che genere rientra il fumetto “I cacciatori dei sigilli perduti”? (Emanuele Peregrino)
Supereroistico, Avventura e Urban Fantasy. Ragazzi come noi che scoprono nel tempo di essere speciali.
- Noi ci siamo appassionati tanto al suo fumetto. Ci sarà un secondo episodio? (Carlotta Giuffrida)
Sì, nel secondo episodio ci sarà più avventura.
- Che consigli darebbe a noi bambini che vogliamo diventare fumettisti? (Veronica Viola)
Disegnare sempre, almeno una volta al giorno. Osservare tanto l’ambiente che vi circonda e creare storie appassionanti. Le tecniche e lo stile del disegno si affineranno col tempo. L’importante è non perdere mai la passione.
- Qual è il suo più grande desiderio? (Elena Azza)
E’ stato esaudito quando Angela Cristofaro, la mia editrice, ha deciso di credere in me, inoltre quando mi sono ritrovata con il mio fumetto a San Diego in California per la Fiera più importante in assoluto il “Comic Con”. Ero in mezzo ai grandi, ad esempio tra i disegnatori della Marvel e ad alcuni attori dei film Marvel.//
Alla fine dell’intervista dobbiamo dire che ci è venuta voglia di prendere una matita in matita in mano e di iniziare un nostro fumetto “Piccoli artisti alla ricerca dei disegni perduti!”
Grazie all’editrice Angela Cristofaro, presente alla riunione su “Meet”, che ci ha fatto da gancio per questa intervista e grazie ad Angela Tabata Di Matteo per averci fatto entrare nel mondo dei Comics e dei Cartoon!
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