di Cristina Di Menno (di classe 1^ D) – Abbiamo fatto alcune domande ad Attila, re degli Unni, per essere certi sulle sue azioni:
GIORNALISTA: Attila , le posso fare alcune domande sulla sua esperienza?
ATTILA: Tutto per essere apprezzato
GIORNALISTA: Bene, allora cominciamo. Noi sappiamo che c’ è stato un incontro con lei e Papa Leone Primo;
cosa è successo?
ATTILA: In quell’incontro mi sono ritirato perché non volevo combattere contro un papa, perché sono Cristiano
GIORNALISTA: E come fa a concepire l’esistenza di Dio e Gesù?
ATTILA: Beh, me lo sento dentro; ogni volta che devo combattere faccio una preghiera e vinco sempre
GIORNALISTA: Perché mette sempre abiti scuri di lino?
ATTILA: Devi sapere che io ho avuto un figlio di nome Costanzo, che andò in guerra e il giorno in cui sarebbe
dovuto tornare non arrivò, e quel giorno indossai un abito di quel colore
GIORNALISTA: Come è diventato re?
ATTILA: In molti mi ritenevano molto responsabile ed abile in battaglia
GIORNALISTA: Qual è il suo sogno?
ATTILA: Diventare un conquistatore come Alessandro Magno
GIORNALISTA: In tanti la ritenevano molto crudele. Cosa ne pensa?
ATTILA: Essere crudele non significa essere un re incosciente
GIORNALISTA: è difficile essere re?
ATTILA: Abbastanza
GIORNALISTA: Ok, abbiamo le risposte che ci servivano, grazie per avermi concesso questa intervista e arrivederci