Di Sabino Losco e Andrea Grosso – Lo scorso 31 febbraio alla Camera di Commercio di Salerno, in una sala gremita di persone, abbiamo avuto l’opportunità di intervistare Aldo Cazzullo, durante la presentazione del suo ultimo libro “Mussolini il capobanda”.
Vice direttore del Corriere della Sera, Cazzullo ha affermato che nell’intraprendere questo lavoro, è stato ispirato da molti giornalisti che sono stati stimolo a dare il meglio di sé.
Durante la sua carriera, ha intervistato personalità come Steven Spielberg, Bill Gates ed Emmanuel Carrere.
Laureato in Scienze della Comunicazione, ha dedicato oltre venticinque libri alla storia e all’identità italiana, sia in chiave critica, sia in difesa della storia e delle potenzialità del nostro paese.
Il suo ultimo libro affronta temi difficili come l’epoca del Fascismo con una scorrevolezza e una padronanza del linguaggio che lascia il lettore senza parole.
D’altronde la sua cultura è ben nota, a partire dalla profonda conoscenza di Dante e dell’attenta analisi che fa delle sue opere, ma soprattutto del modo in cui rapporta passi della Divina Commedia ad argomenti di attualità.
L’emozione che abbiamo provato ascoltandolo è indescrivibile.
Il suo linguaggio chiaro e scorrevole, la sua loquacità fanno di lui un vero “aedo” della nostra epoca.
L’amore per il giornalismo conversando con lui si fa sempre più vivo.
Ci ha mostrato quanto sia importante per un giornalista la raccolta delle fonti per cercare di ricostruire la verità, le storie, i fatti.
Per noi è stata un’occasione unica che ci motiva a voler diventare come lui: un giornalista che, in un mondo in cui solo coloro che gridano e o fanno gossip hanno l’attenzione mediatica, riesce ad imporsi con pacatezza e cultura senza essere mai volgare o ripetitivo.
Parlare con lui è stato illuminante e alla fine ci ha dato anche un consiglio: il mestiere del giornalista non si impara, si ruba osservando i migliori. E ha concluso dicendo che, comunque, la molla alla base di tutto è sempre il piacere di fare una cosa, seguendo le proprie attitudini.