//Intercultura: un sogno ad occhi aperti

Intercultura: un sogno ad occhi aperti

di | 2021-05-08T19:57:13+02:00 8-5-2021 19:57|Alboscuole|0 Commenti
Di Marina Manco e Rebecca Memeo – classe III sez. G   L’Intercultura è un progetto che coinvolge volontari e studenti per arricchire il loro bagaglio culturale, far provare loro una nuova esperienza e un nuovo stile di vita e metterli di fronte a una nuova quotidianità. Questi scambi offrono la possibilità di globalizzare i processi educativi confrontandosi con altri sistemi, di partecipare agli scambi individuali e di classe per gli studenti. La mattina del 27/04/2021, insieme alla nostra professoressa di francese, Angela Mansi, abbiamo assistito ad un’interessantissima testimonianza su piattaforma digitale di una ragazza, Marina, partita circa quattro anni fa per il progetto citato poco prima. Ha voluto condividere con noi la sua esperienza facendoci immaginare per alcuni minuti come sarebbe essere una studentessa e una cittadina francese. Ha iniziato col parlarci del fatto che aveva sempre sognato di poter viaggiare per il mondo: ogni anno tentava di convincere sua madre a lasciarla partire ma ogni anno la sua proposta veniva rifiutata. Finché, arrivata all’età di sedici anni, il suo sogno si è realizzato. Ci ha raccontato tantissimi lati positivi del vivere in Francia insieme a tutto ciò che le è pesato del viaggio, citando soprattutto la nostalgia della sua casa, della sua famiglia e dei suoi amici. Ci ha anche spiegato che non sempre il rapporto tra lei e la sua famiglia francese era stabile e che per questo ha dovuto girare molto prima di trovare le persone perfette. I contatti con loro si sono mantenuti anche dopo la fine dell’anno all’estero e lei continuava a chiamare i suoi “fratelli e sorelle” (fréres e sœurs) in questo modo. Infatti un dettaglio che ci è rimasto molto impresso è proprio il fatto che tra di loro, in famiglia, ci si chiamava con i rispettivi nomi, vale a dire “mamma/maman”, “papà/père”. Essendosi trasformata in tutto e per tutto in una cittadina francese, ha vissuto a pieno la quotidianità e la routine di uno studente, perciò, come un’allieva che si rispetti, frequentava ogni giorno la scuola, completamente diversa da quella italiana: le lezioni avevano inizio alle 8:00 di mattina e il termine era previsto per le 18:00. Proprio per la presenza di orari parecchio scomodi, il fine settimana lo si trascorreva per lo più in famiglia. I compiti venivano svolti per la maggior parte a scuola e si pranzava nelle mense scolastiche. Anche il programma scolastico presentava parecchie differenze, infatti nella scuola francese gli studenti hanno libera scelta per quel che riguarda le materie di studio: vi sono alcune materie obbligatorie, mentre altre, come la matematica, potevano essere sostituite con una materia a scelta. Naturalmente non poteva mancare l’argomento gastronomia. Come sappiamo, la gastronomia francese è molto famosa, quasi quanto quella italiana…soprattutto se si tratta di pasticceria! Tuttavia, durante la sua esperienza, Marina ci ha parlato di un piatto che all’inizio non le trasmetteva piacere a prima vista, ma del quale si è innamorata subito dopo averlo provato…les escargots! Un piatto decisamente tipico. Inoltre ci ha anche parlato di alcuni dei luoghi che l’hanno colpita maggiormente; ovviamente non poteva mancare Parigi. Ha girato molto per la Francia e anche i più piccoli paesi gli descriveva come straordinari. Ammettiamo che dopo questo piccolo sketch della sua esperienza, tutti ci siamo interessati al progetto, a tal punto che alcuni di noi hanno anche ammesso che di sicuro, una volta cresciuti, avrebbero preso parte all’Intercultura. Un’esperienza anche per noi molto significativa che speriamo di rifare al più presto.