L’Internazionale Football Club nasce il 9 marzo 1908, a Milano, durante un ricco convivio, per iniziativa di un gruppo di “dissidenti” del Milan, in disaccordo con le politiche sportive e commerciali rossonere. Durante la cena i presidenti scrivono lo statuto della società e ne scelgono nomi e colori simbolici: il nero e l’azzurro. Il nome del club deriva dalla volontà dei soci di accettare giocatori non solo italiani, ma anche stranieri.
Il campionato 1919-20 è uno dei più emozionanti e ricordato dal club ed è salutato come uno dei più grandi trionfi della squadra. Al torneo si erano iscritte ben 67 squadre divise in vari gironi. La finalissima tra Inter e Livorno finisce 3 a 2. Idolo dei tifosi è Cevenini , calcisticamente il più dotato di tre fratelli, tutti giocatori.
La doppietta è assicurata l’anno successivo, con una grande Inter ancora sul podio.
Il quarto titolo nerazzurro è del 1937-38. In questo periodo la denominazione della società subisce un mutamento per volere del regime fascista: da Internazionale diventa Ambrosiana-Inter.
All’inizio della stagione 1962-63 vengono effettuati alcuni ritocchi alla squadra che si riveleranno decisivi per l’inizio del ciclo d’oro. Per creare l’intelaiatura della Grande Inter Herrera pretende dal presidente Angelo Moratti la testa di Angelillo e l’acquisto di Luisito Suarez dal Barcellona; mette in disparte gli stranieri Maschio e Hitchens e lancia i giovanissimi Facchetti e Mazzola.
Comincia da qui il lento declino.
Rivediamo l’Inter dei tempi che furono nel campionato 1979-80, l’anno di Altobelli e Beccalossi, coppia di ferro acquistata dal Brescia, e di Eugenio Borsellini, “l’antimago di Borgotaro”, com’era stato soprannominato. Della gloriosa vecchia guardia non è rimasto più nessuno. Dopo due stagioni di preparazione il dodicesimo scudetto arriva con pieno merito nella stagione segnata dal calcio-scommesse e che vedrà per questo illecito sportivo sentenziata la prima retrocessione del Milan in serie B.
Nel 1998 il brasiliano Ronaldo è il primo giocatore nerazzurro eletto “FIFA World Player” e il secondo a ricevere il prestigioso “Pallone d’oro”. Ma di scudetti, neanche l’ombra.
Al termine di una stagione durissima l’Inter perde, dopo un polemico duello con la Juventus, lo scudetto. Uno scudetto importante, che avrebbe potuto rappresentare il simbolo di una rinascita. I tifosi sono nello sconforto più nero.
Inoltre l’inter vinse contro la Lazio per la coppa uefa.
Alla fine del mese di luglio del 2006, dopo lo scandalo del calcio e delle intercettazioni telefoniche relative, la sentenza della giustizia sportiva ha revocato lo scudetto alla Juventus relegandola alla serie B, e tolto al Milan 8 punti nella classifica finale del campionato 2005-06; l’automatica conseguenza è stata l’assegnazione dello scudetto all’Inter. Considerate le circostanze non ci sono stati particolari festeggiamenti, tuttavia da parte di società, giocatori e tifosi non sono mancate soddisfazione e felicità per il 14° scudetto.
l 22 maggio, infine, il tecnico portoghese guida i nerazzurri alla vittoria in Champions League, 45 anni dopo l’ultimo successo nerazzurro in Coppa dei Campioni, grazie al 2-0 sul Bayern Monaco nella finale del Santiago Bernabéu di Madrid.
Dopo quella megavittoria l’inter non vinse più niente.
L’ inter vinse anche la coppa mondiale dei club ad Abu Dhabi.