D’Uggento Antonia Gabriella.
15 marzo. La data. Il banco di prova della tenuta del movimento studentesco
‘Fridays for Future’, quello nato a sostegno delle iniziative di Greta Thunberg contro il riscaldamento globale e ciò che lo provoca. L’idea di una manifestazione mondiale marciata per una causa giusta (e finalmente comune) lo stesso giorno e nelle stesse ore, fuso orario permettendo, è notevole.
A Matera ho visto striscioni e cartelli colorati, tanti. E tante ragazze, alcune alte, altre basse, vestite di chiaro o di scuro, con gli occhiali e senza. E ragazzi, biondi e bruni, con i capelli lunghi e corti, lisci e ricci. Ho visto una ragazzina seguire il corteo con la bici e il suo caschetto fucsia. Una bimba di circa sette anni con il suo cartello sfilava con mamma e papà. Ho ascoltato fischietti, applausi, percussioni e slogan. Alcuni li avrei corretti ma scommetto sulla buona fede di chi li scandiva.
A Matera come in mille altre piazze, suppongo. L’importante è essere insieme. Non uno prima, non uno dopo. INSIEME. Gli ideali, come i sogni, si vivono insieme. E i diritti si rivendicano insieme Per tutti, nessuno escluso. Spero che gli studenti non permettano una parcellizzazione della loro causa e della loro protesta, che ne salvaguardino la portata globale, che non permettano intrusioni e strumentalizzazioni. Che riconoscano eventuali facinorosi o esibizionisti che scelgono improbabili palchi per le loro squallide incursioni negli spazi del pluralismo e della democrazia. Lo dobbiamo a una ragazzina che con la forza delle sue idee e con la coerenza delle sue azioni, senza mai usare un insulto ma dicendo sempre la verità, ha messo a tacere con la sua assertività solerti capi di stato e cinici leader.