di Croixmarie Pierre Classe 3^ B. – Mi piace la Biologia e in particolare il mondo degli insetti che per i recenti cambiamenti climatici rischiano di scomparire dal nostro pianeta.
In questo articolo desidero parlare di due insetti che mi hanno suscitato un particolare interesse a tal punto da spingermi a documentarmi e ad allargare le mie informazione sulla loro vita.
In particolare i protagonisti sono due lepidotteri molto speciali che sfruttano la mimetizzazione per sopravvivere nel loro ambiente.
Un particolare lepidottero è la Farfalla Foglia, o Kallima Inachus che si confonde con le foglie degli alberi per mimetizzarsi.
Bisogna dire che le foglie sono molto utilizzate da alcuni animali per mimetizzarsi con l’ambiente circostante così riescono a sopravvivere dalla caccia spietata dei predatori.
Questo tipo di farfalla vive in India, in Pakistan e in Cina ed ha due diversi sistemi di mimetizzazione che utilizza per difendersi dai predatori.
La Farfalla Foglia ha l’interno delle ali, come si può capire dal nome, uguale in tutto e per tutto ad una foglia secca sia come colore che come venature.
Questo tipo di mimetismo e chiamato “criptico” attraverso il quale riesce a confondersi con lo sfondo ambientale e in più può cambiare colore ed essere uguale sia a quello delle foglie che a quello dei ramoscelli.
Il secondo tipo di mimetismo è quello “batesiano” che fa somigliare l’insetto ad un individuo pericoloso o disgustoso riguardo a chi lo sta guardando, il che induce i predatori che lo incontrano la considerarlo non commestibile così si tengono alla larga il più possibile.
L’altro lepidottero di cui vi voglio parlare è la farfalla Greta Oto chiamata anche “Farfalla di Vetro”.
Come si può intuire dal nome ha delle ali con sezioni prive di pigmento cioè trasparenti, il suo habitat naturale è situato tra l’America Centrale e quella Meridionale ma soprattutto è in Cile che può migrare verso nord per raggiungere il Messico e anche il Texas.
L’apertura alare di questa farfalla varia dai 56 ai 61 mm.
La cosa che l’ha resa celebre sono appunto le sue ali che hanno i tre quarti della loro superficie senza pigmento.
Questa sua caratteristica la rende difficile ad essere seguita dagli uccelli e da tutti gli altri predatori, perciò la trasparenza delle ali è vitale per la sua sopravvivenza.
Le sue ali oltre ad essere trasparenti sono anche riflettenti e per questa particolarità in spagnolo, queste farfalle sono chiamate “ESPEJITOS” che vuol dire “piccoli specchi” appunto per il loro potere riflettente.
L’ultimo quarto delle sue ali è opaco ed è di un colore che varia dal marrone scuro al marrone striato, rosso e arancione.
Questi esempi sugli insetti ci fanno capire che la natura non crea niente a caso ma attraverso il mimetismo offre uno strumento utile per la loro sopravvivenza.