di Arianna Gregorini e Alice Angeli
Chi non ha mai sentito lamentarsi uno studente che brontolando pronuncia sempre la stessa frase: “Abbiamo troppe verifiche, io non riesco a studiare!”. Anche noi che facciamo parte della redazione del giornalino d’istituto abbiamo questo tipo di problema. Eccome!
Ci siamo chiesti come mai uno studente non ha mai abbastanza tempo per dedicarsi allo studio e per potervi fornire una risposta abbiamo deciso di porre delle domande alla dott. Caterina Mastaglia, che attraverso lo sportello psicologico è sempre disponibile a sostenerci.
- Secondo lei come potremmo gestire il nostro tempo in un contesto extrascolastico?
Nel nostro tempo “libero” è necessario distinguere le attività da svolgere in importanti e non importanti e tra queste ciò che è urgente da ciò che invece non lo è, dando così la precedenza a ciò che è importante ma non urgente.
- È vero che la maggior parte degli studenti fa fatica a redigere uno schema per suddividere il tempo che ha a disposizione?
Tante persone (non solo gli studenti) faticano ad organizzare il loro tempo e molte volte, per sentirsi meno in colpa del fatto di non aver svolto qualcosa di importante, fanno altre cose “urgenti” ma che in realtà non è così importante svolgere.
- La colpa che non abbiamo abbastanza tempo è solo nostra, di noi studenti, o dipende anche dal fatto che ci vengono assegnati troppi compiti (in proporzione al tempo che abbiamo a disposizione)?
Generalmente i compiti non vengono assegnati il giorno prima per il giorno dopo quindi la strategia più efficace è sicuramente quella di organizzare il tempo in modo tale da suddividere la mole di lavoro in varie fasi, evitando di trovarsi all’ultimo minuto ad affrontare i compiti e lo studio assieme.
- Secondo lei perché noi studenti non vogliamo mai trovare il tempo per studiare?
Svariate possono essere le motivazioni che portano uno studente a perdere la voglia di studiare:
mancanza di motivazione, difficoltà di apprendimento, situazioni personali problematiche, svogliatezza…e come dicevo prima, si arriva a giustificare la mancanza di tempo per lo studio con improbabili mille altri impegni che portano via tutto il tempo.
- Molti studenti scambiano il giorno con la notte, cioè studiano la notte. C’è una spiegazione vera e propria a questo comportamento?
In questa fase di crescita i ragazzi-studenti diventano più consapevoli di loro stessi, imparano quindi a conoscere i propri punti deboli e i punti di forza. Questo riguarda anche lo studio. Mediamente il cervello è più ricettivo al mattino dopo una notte ristoratrice. Ognuno di noi però ha una diversa capacità di apprendimento e un diverso bisogno di riposare. Per qualcuno studiare di notte è più produttivo perché per esempio:
- si è più calmi (le urgenze sono state sbrigate durante il giorno)
- l’ambiente è più tranquillo e silenzioso e favorevole ad una maggiore concentrazione
- Quanto tempo dovremmo dedicare allo studio?
Il tempo da dedicare allo studio non è uguale per tutti. La soluzione migliore è sicuramente la costanza. Bisognerebbe dedicare allo studio un certo periodo di tempo ogni giorno evitando la full immersion dell’ultimo minuto. È importante rispettare il ritmo attività/riposo riconoscendo i momenti di affaticamento dedicandosi ad attività rilassanti.
- Secondo lei perché molti studenti non trovano mai tempo per studiare?
Credo che molti studenti non trovano mai il tempo per studiare perché per loro è davvero una grande fatica. Lo studio diventa un peso nel momento in cui vi è una scarsa organizzazione del tempo, un metodo di studio poco efficace, scarsa motivazione, difficoltà di comprensione, problemi personali….
In ognuno di questi casi è possibile intervenire per migliorare. È possibile chiedere una mano a qualcuno di cui ci fidiamo e che ci saprà consigliare al meglio.
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