Prof.ssa Teresa Lops e gli alunni della 3^C
Gli alunni della classe 3^C della scuola “P.N. Vaccina” hanno incontrato presso la biblioteca comunale l’autore Marco Pappalardo nell’ambito del Festival della Legalità, istituito dall’Amministrazione del Comune della città di Andria e giunto alla sua terza edizione. Simbolico il titolo scelto per la rassegna di quest’anno: “Testimoni di Legalità”.
In occasione dell’arrivo in città della Reliquia del giudice Beato Rosario Angelo Livatino (la camicia che il giudice indossava la mattina del suo assassinio) presso la chiesa di Sant’Agostino, l’incontro col Pappalardo è stato interessante per gli alunni per entrare in contatto con le esperienze di vita del giudice assassinato dalla mafia. Il romanzo “Non chiamatelo ragazzino” di Marco Pappalardo, infatti, racconta con un linguaggio molto vicino al mondo giovanile la presenza della mafia nel contesto siciliano, facendo parlare gli oggetti più rappresentativi della vita del giudice Livatino.
L’autore ha coinvolto piacevolmente i ragazzi presenti all’evento invitandoli ad essere pronti a dire no ai compromessi, anche nei piccoli gesti quotidiani. Pappalardo, docente di lettere presso l’Istituto “Majorana-Arcoleo” di Caltagirone, ha evidenziato soprattutto la grande passione per la giustizia che ha guidato il giudice in tutta la sua vita. Negli appunti del giudice é stato curioso anche risolvere degli enigmi, in particolare tre lettere: S.T.D. presenti sui suoi quaderni che, si è scoperto poi, erano il credo del giudice: Sub Tutela Dei (sotto la protezione di Dio). I ragazzi hanno anche apprezzato la scelta dell’autore di far scrivere l’ultimo capitolo del libro ad una sua ex alunna, ora studentessa di giurisprudenza. Perché i docenti, gli educatori devono poter essere per le nuove generazioni una guida senza dare solo delle risposte, ma soprattutto portando i ragazzi a porsi delle domande, a pensare.
Al termine dell’incontro gli alunni hanno potuto vedere la reliquia esposta nella chiesa di Sant’Agostino.