Gli Alunni della 1^A Scuola Secondaria di I grado di Soleto – 4 dicembre 2019, Aula Magna di Soleto, incontro con Antonello D’Aiello, autore del romanzo “Come le rose a maggio”.
La lettura di alcune pagine del libro e le risposte alle domande rivolte personalmente allo scrittore Antonello D’Ajello (Anche se Matteo è stato sempre circondato da familiari, parenti e amici c’è stato un momento in cui si è sentito abbandonato? Come, durante i momenti di disperazione, momenti difficili, riusciva ad andare avanti e a non perdere mai la speranza? Qual è stata la sua paura più grande, oltre a quella che Matteo potesse morire? Al risveglio, siete stati attenti e accorti nel raccontare a Matteo quanto gli era accaduto, sicuramente con il dovuto amore e sensibilità. Ebbene, qual è stata la reazione del ragazzo di fronte a una tragedia così grande?…) ci hanno indotto ad ammirare principalmente Matteo e la sua famiglia per il coraggio e la forza d’animo dimostrati di fronte al “Mostro” e la capacità, nonostante i momenti di disperazione e di sconforto, di lottare con forza per far sì che Matteo ritorni a reggersi sulle proprie gambe e, inoltre, ci ha stimolati a riflettere sulle dure prove che, a volte, la vita ci chiama ad affrontare e sul significato che si deve dare alle stesse. Esse devono rappresentare una grande sfida che noi tutti dobbiamo essere in grado di fronteggiare.
Devono essere non solo paura , senso di impotenza, ma soprattutto attenzione, condivisione, ricchezza di valori e speranza…speranza di guardare lontano, di guardare, come dice l’autore, “Una sedia a rotelle che scivola silenziosamente verso il mare. Sola. E per sempre”.
La storia di Matteo ci ha fatto riscoprire quindi l’autenticità di quei valori: l’ Amicizia, la Religiosità, il Coraggio, l’Altruismo, l’Inclusione che si pensava fossero poco presenti nella società di oggi: una società caratterizzata più da egoismi, arrivismi, mistificazione dei rapporti e ci ha fatto valorizzare “le piccole cose”, quelle cose normali che solitamente non si vedono, che si danno per scontate.
Ci ha fatto, insomma, gioire della vita.