a cura di Maria Papa – docente di scuola Primaria – plesso Frondini –
“La poesia non si sa cosa sia,
ma la si riconosce quando la si incontra”.
Le bambine e i bambini della scuola primaria “F. A. Frondini” di Tordandrea di Assisi pare siano molto in linea con le parole di Jean L’Anselme, visto che la POESIA l’hanno incontrata dal vivo e anche riconosciuta.
Si è presentata proprio nella loro scuola, è arrivata in una ventosa giornata di primavera con un dolcissimo sorriso, dei lunghi capelli castani che dopo un po’ ha raccolto perché il vento voleva giocare con loro ma a lei premeva altro. Ha steso nel grande giardino verde, un grande tappeto blu; no, non un tappeto volante, ma quasi, perché nelle sue pieghe si nasconde la magia della poesia.
“La poesia è una sorpresa” ha detto loro con fare elfico, più alla Arwen che alla Galadriel per voler essere puntuali. Ed è arcinoto che i piccoli adorino le sorprese specie se nascondono tasche segrete e clacson, così insieme alla “Signora Della Poesia”, hanno iniziato a prendere forma racconti, sentimenti, ricordi, ma soprattutto le parole, perché come dice Andrea, deliziosa personcina di 6 anni, “la poesia è quella che ha le parole belle”.
Ed è a far pratica di meraviglia che la “Signora Della Poesia” ha invitato grandi e piccini usando le parole, quelle belle per l’appunto e potenti che arrivano chiare e sferzanti specie se sussurrate, magari in un orecchio, quelle che, dopo che ti sono state dette, forse non le ricordi neppure più, perché non “significano” ma carezzano, lasciano traccia e curano cuore e testa. Le parole possono tutto, questo si sperimenta a scuola, anche grazie alla poesia.
Tutti noi insegnanti, alunne e alunni diciamo un grande grazie alla “Signora Della Poesia” che ci ha fatto visita il 15 e il 17 aprile scorsi, grazie a Silvia Vecchini, pluripremiata autrice di libri per bambini e ragazzi pubblicati con le più importanti case editrici italiane e tradotti anche all’estero.
Grazie Silvia per aver aggiunto valore al nostro più longevo progetto di plesso, quello della biblioteca “La Torre Narrante”.
É stato bello cercare la poesia con te in un filo d’erba.