Incontri ravvicinati:culture a confronto.
In questi giorni,a scuola, abbiamo avuto un incontro con gli operatori della Cooperativa Sociale “L’impronta”, che accoglie i migranti, persone costrette ad abbandonare il loro paese per motivi di sopravvivenza e li aiutano ad integrarsi nel nostro Paese.
La ragazza del centro di accoglienza ha portato con sè tre migranti che arrivavano dal Senegal e dopo tante vicissitudini sono arrivati in Libia e poi nel nostro Paese.
Sono dovuti scappare dalla Libia perché il paese è in guerra,infatti, negli ultimi giorni, ci sono già stati degli attacchi con bombe che hanno causato diversi morti.
L’operatrice sociale ci ha spiegato che per i migranti lasciare il proprio Paese è stato molto difficile poiché hanno dovuto abbandonare la famiglia, i loro affetti e la maggior parte delle loro cose.
Incuriositi, abbiamo rivolto delle domande ai ragazzi e abbiamo scoperto che nonostante tutto, a loro piace molto il nostro Paese, che un migrante di nome Satin è un mediatore culturale e che due di essi vanno ancora a scuola e stanno imparando a parlare in italiano.
Loro tre non si conoscevano prima di arrivare in Italia.
È stato bello conoscere persone di altre culture e spero che nel loro paese finisca presto la guerra e che abbiano la possibilità di ritornare dalle loro famiglie.