a cura di Martina Campanelli – classe V/A – scuola Primaria – plesso Giovanni XXIII
Questa mattina alle 10:30 è arrivata una classe della scuola dell’Infanzia “Luisa Cimino”, per far conoscere la nostra scuola.
Noi ragazzi delle tre classi quinte ( A-B-C), siamo scesi nel vascone dove c’era predisposto un telo verde con sopra un cuore rosso.
Io, Eliana e Jasmine eravamo contente perchè abbiamo rivisto, dopo molti anni, la nostra maestra dell’infanzia Mimma, lei ci ha salutato con affetto e ci ha viste cresciute e cambiate dopo cinque anni.
I piccoli dell’infanzia si sono seduti intorno al “tappeto/prato verde” e noi quinte tutti intorno a loro.
La maestra Valentina della 5^C ha raccontato una storia di due coccinelle che stavano per fare un cambiamento come i bambini dell’asilo.
Quando è finita la storia i bambini, uno alla volta, si sono alzati, con loro avevano un disegno che rappresentava cosa avrebbero voluto avere o fare in questa scuola.
Tutti hanno fatto dei bei disegni, e dopo averli illustrati, sono andati tutti seduti sul telo verde.
A questo punto noi più grandi ci siamo alzati in piedi e abbiamo recitato una poesia dal titolo “ Il girotondo”: ognuno di noi, a coppie, doveva declamare una frase.
Poi ad ogni bambino abbiamo distribuito delle medaglie a forma di fiore, dove sopra vi era scritto “È tempo di volare “, e delle caramelle alla frutta.
Le maestre ci hanno proposto di parlare e trovare confidenza con i “ nuovi arrivati”;
inizialmente non sapevo con chi parlare e quindi ho girato un po’, ma alla fine, ho parlato con Chiara. Le ho chiesto se le piaceva la nostra scuola e lei sembrava timida e impaurita, ma poi ha risposto di sì.
È stato bello vedere chi verrà in questa scuola l’anno prossimo, ma ero anche molto, ma molto triste, sia per me che per i bambini che sono venuti a trovarci.
Il motivo è perchè … io so che sarà doloroso lasciare le mie maestre per la seconda volta dopo cinque anni che sono stata insieme a loro; infatti la prima volta mi è successo quando avevo cinque anni ed ero alla “Cimino” anch’io.
Per me lasciare l’asilo è stata dura e lì ci sono stata solo tre anni, di questi, molti ricordi belli e brutti, tristi e divertenti.
Mi piaceva stare lì, tutti i miei compagni io ce li ho ancora in testa, io li riconosco, perché a volte ancora li incontro e in quel momento mi tornano in mente gli anni passati con loro.
Ora il mio presente è in questa scuola: Giovanni XXIII, dove ho incontrato altri compagni, alcuni completamente nuovi, altri come: Nico Mario, Gioia, Davide, Matteo,Youssef, Alex, Armando, Elisa e molti di altre classi, li conoscevo già, visto che erano nella mia stessa scuola.
Io adesso ho tanto timore per l’anno prossimo visto che andrò alle medie e
lascerò i miei compagni che sono stati e che sono come miei fratelli e sorelle.
Le mie maestre che sono state, che saranno e che sono come le mie seconde mamme.
La scuola, per me è come la mia seconda casa, la conosco come le mie tasche.
Penso che fino alla fine della mia ‘carriera scolastica’, fino a quando non lavorerò o cambierò il mio percorso di vita, mi ricorderò di tutti, tutti i miei compagni, le mie maestre e le mie scuole.
Tutti i giorni io ho paura, mi sento triste solo a pensare che quei bambini che oggi ho visto prenderanno il nostro posto, credo in loro e spero che si trovino bene e che abbiano cura di questo luogo speciale.