a cura di Claudia D’Errico – docente scuola Primaria
25 Settembre 2021: intitolazione dell’aula, ex biblioteca comunale, alla maestra Luisa Perticoni.
Un evento di grande commozione svoltosi alla presenza dei familiari di Luisa, introdotto dalla Dirigente Scolastica dell’IC Assisi 2, Chiara Grassi, e condiviso dai docenti, dagli ex presidi dell’Istituto Dante e Debora Siena, Carlo Menichini, dal Sindaco di Assisi, Stefania Proietti, dall’assessore alla scuola Paola Vitali, dal prof. Giovanni Zavarella, cittadino benemerito, dal Parroco p. Luca Paraventi, dagli ex alunni con i loro genitori, dal personale tutto della scuola.
“Luisa è stata una donna coraggiosa e determinata, scegliendo, come diceva Freud, di svolgere uno dei lavori più difficili…” con queste parole la Dirigente Scolastica racconta ai convenuti il ricordo di una maestra presente e riflessiva, silenziosa e riservata, dolce ed elegante nei modi, con un grande senso di rispetto verso tutti.
Il fratello, Roberto Perticoni, ne ha sottolineato lo spirito di sacrificio e di dedizione, sempre presente in lei fin da ragazza che l’ha portata a trascorrere tre anni della sua gioventù in missione Francescana, in Nicaragua.
Carla Brufani, docente Vicaria, ha ricordato la sua sagacia, il suo rigore intellettuale, la delicatezza e la dedizione con le quali svolgeva la sua professione, pregi rimasti inalterati nonostante la malattia l’avesse trasformata rispetto alla bambina di un tempo, sua compagna di gioco.
Serena, ex alunna, ne ha messo in luce la semplicità, la bontà, la timidezza e la capacità di ritornare bambina, il saper redarguire senza far sentire il peso del rimprovero.
Insomma tanti i ricordi di Luisa dalla voce di chi l’ha conosciuta, di chi la conosceva bene così come tanti sono i ricordi di chi l’ha conosciuta poco, come me.
I suoi lunghi silenzi, i suoi tanti pensieri, la sua velata tristezza, le sue semplici parole: “Ciao Claudia, come sta Bora?(la mia fedele e amata amica a quattro zampe)”
Sì, come non avrebbe potuto amare anche gli animali un animo sensibile quale il suo! “Napoli è bella, vero Claudia?” Sì, come non avrebbe potuto apprezzare la bellezza e la natura!
Tante volte avrei voluto dare voce alle sue preoccupazioni o ai suoi dolori, ma avevo imparato a rispettare, a rispettare il silenzio che insegna a parlare con il cuore. Questa è stata Luisa per me, questa è stata la maestra Luisa che ho conosciuto che mi ha fatto riflettere sull’importanza dell’incontrarsi per viversi e per aiutarsi. La sua prematura ed improvvisa scomparsa mi hanno lasciato l’amarezza per non essere stata più presente per lei, per non aver saputo aprire quella porticina della riservatezza che ha blindato la profondità del suo animo.
Ma ogni volta che aprirò la porta dell’ “aula Luisa”, sarà come entrare in lei e nel suo essere “maestra del cuore” e potrò vederla sorridere come faceva quando si prendeva cura dei suoi piccoli alunni e dei bambini in missione.