“Vado a scuola”, un film per l’educazione emotiva e lo sviluppo dell’empatia
“È stato importante per me scoprire, guardando questo film in classe con i miei compagni, che alcuni bambini devono fare strade tanto lunghe e pericolose, soltanto per andare a scuola, mentre noi abbiamo il pulmino che ci passa a prendere ogni mattina davanti a casa. Questo film mi ha fatto capire che la scuola è un diritto a cui i bambini e ragazzi che si trovano in posti sperduti e poveri non vogliono rinunciare”. (Tommaso)
“Nel film ci sono quattro gruppi di bambini di diversi paesi del mondo (India, Kenya, Marocco e Argentina) che affrontano mille difficoltà per andare a scuola. Io mi sono messo nei panni degli altri ed è stato molto importante per me capire come vanno a scuola e quanto ci mettono per arrivare. Addirittura, i due fratellini africani per andare a scuola dovevano stare attenti agli elefanti! E poi è stato molto bello che prima di partire il papà li ha benedetti, pregando per loro”. (Lorenzo)
“In tante parti del mondo non è per niente semplice andare a scuola, soprattutto con tutti i pericoli che si possono trovare per strada. Mi sembra ingiusto che ragazzi come me debbano fare tanta fatica per avere un minimo di istruzione. È assurdo, non sottovalutiamo le opportunità che abbiamo noi”. (Gianpaolo).
“In questo film il gruppo delle bambine marocchine ci mettono ben quattro ore di viaggio per arrivare a scuola, con tutto il peso e le difficoltà. Noi ci dobbiamo ritenere molto fortunati. Questa cosa fa riflettere molto e noi ragazzi non ci dobbiamo lamentare”. (Michelle)
“Vedere gli sforzi di quei bambini per andare a scuola mi rende davvero triste, ma loro nonostante tutte le difficoltà erano sempre sorridenti. Il gruppo che mi ha colpito di più è stato quello dei bambini indiani che vanno a scuola, portando il loro fratellino disabile. Vedere come era aiutato dai fratelli e poi quando i compagni di scuola lo hanno accolto abbracciandolo, mi ha riempito di gioia. Siamo davvero fortunati perché abbiamo mezzi di trasporto pubblici, acqua e cibo, vestiti caldi e puliti, mentre in Africa e in altre parti del mondo, tanti ragazzi come noi per bere un po’ d’acqua, devono scavare buche profonde. Quello che abbiamo noi per loro sarebbe oro. Dobbiamo imparare ad apprezzare quello che abbiamo”. (Elena)
Lorenzo Giannotti, Elena Anguelova Mladenova, Tommaso Penserini, Giampaolo Rossi, Michelle Rossi – Classe 3ª B