“La preghiera è in un certo senso un rischio, perché chiedere una cosa significa prima di tutto apprezzarla e volerla chiedere. Se io chiedo a Dio: ‘aiutami ad essere capace del perdono’, significa allora che io voglio impegnarmi a fare tutto quello che è possibile da parte mia, ed ecco il rischio, se non ci riesco, se trovo difficoltà: ‘o Dio mio, mio Signore, aiutami tu’. Dio non si sostituisce dunque alle nostre facoltà, ma viene incontro alla nostra debolezza, al nostro limite; e questo perché rispetta la nostra personalità”.
Così diceva Padre Pino Puglisi parlando della preghiera… la preghiera come “richiesta impegnativa”, la preghiera che ci fa prendere piena consapevolezza del senso della nostra richiesta proprio nel momento in cui, pronunciandola, la rivolgiamo a Dio.
E, in proposito, uno dei momenti più intensi della manifestazione “Un fiore per 3P”, organizzata dal Centro di Accoglienza “Padre Nostro” presso la Cattedrale di Palermo, giorno 17 settembre, in occasione del XXVI Anniversario del martirio di Padre Pino Puglisi, è stato proprio il momento in cui ai ragazzi della nostra scuola è stato chiesto di scrivere su un petalo di carta un’intenzione per il prossimo anno scolastico e, insieme, di pregare perché questa possa realizzarsi, così come ci racconta nel suo articolo la studentessa Sofia De Simone della classe IIIC.
La redazione