di CHIARA DONATI – Nome in codice: W350. Strano a dirsi, ma non è il nome di un agente segreto. Si tratta invece di… un grattacielo. Ma non il classico skyscraper alla newyorkese. Il colosso made in Japan di cui stiamo parlando prevede ben 70 piani disposti su 350 metri di altezza e sarà – udite, udite – il più alto mai costruito in legno. A progettarlo è infatti l’azienda giapponese di prodotti in legno Sumitomo Forestry Co. che prevede l’uso dell’acciaio solo per il 10% dell’edificio. Ma addentriamoci un poco in quello che sembra possedere tutte le caratteristiche di un progetto da record. Il grattacielo seguirà il modello di Bosco Verticale di Stefano Boeri, che ha varcato i confini italiani per insegnare ad “arredare” riportando così la natura al centro del nostro habitat urbano. Ogni piano infatti avrà l’affaccio su tutti e quattro i lati della costruzione e sarà arricchito di piante che filtreranno il sole, mentre la struttura interna del grattacielo sarà frutto di un ibrido tra legno e acciaio e dovrà tener conto dei parametri antisismici imposti dall’edilizia giapponese per l’alto rischio di terremoti. Cifre da record non solo per l’altezza, ma anche per i costi: 600 miliardi di yen (circa 4,5 miliardi di euro) è la spesa prevista per erigerlo, ovvero il doppio rispetto a un edificio di pari dimensioni costruito con tecniche e con materiali tradizionali (cemento, acciaio e vetro). Ma il progetto tanto acclamato del grattacielo green solleva non poche critiche circa la scelta del materiale. Pensate, sono circa 185mila i metri cubi di legname necessari per la costruzione! È vero, il paese nel 2010 ha varato una legge che impone alle ditte edili l’utilizzo del materiale organico per gli edifici pubblici alti più di tre piani. Ma la diatriba avanza e non finisce qui. Pare che quella che si preannuncia come la torre di legno più alta del mondo sia vista da alcuni come un rischio in termini di deforestazione. Va anche detto però che sono tanti i progetti di costruzioni ibride a uso residenziale fatte in gran parte di legno. Ad esempio, in Canada, a Vancouver, lo scorso anno è stato realizzato con prefabbricati il Brock Commons Tallwood Housel, un edificio che ospita gli studenti della University of British Columbia e al momento detiene il primato nel suo genere: 53 metri di altezza. Del resto, la data dell’inaugurazione è prevista per il 2041, dunque avremo tempo anche per toglierci ogni dubbio circa le critiche rivolte a tale costruzione. Nel frattempo, abbiamo uno spunto di riflessione su cui meditare. Che non guasta mai…