Finalmente dopo una lunga attesa e tante incertezze, noi maturandi abbiamo cominciato ad avere indicazioni più precise sulle modalità di svolgimento dell’esame di stato (proprio ieri è arrivata l’ufficialità). E tale argomento è stato all’ordine del giorno anche nell’assemblea d’istituto con tutti i Rappresentanti degli studenti, tenutasi sabato 27 febbraio (in videocollegamento). Naturalmente si è parlato, in primo luogo, della situazione in cui ci troviamo, dell’aumento dei contagi con le nuove varianti, che hanno portato ad una nuova chiusura delle scuole. Quindi si è discusso anche dell’esame di maturità, delle direttive che conoscevamo solo in linea generale. Per noi studenti del quinto anno, già dall’inizio dell’anno l’unico pensiero era l’esame. Come si farà? Con quali modalità? Ritorneranno le prove scritte? O sarà semplificato come quello dell’anno scorso? Ed educazione civica? È stata Questa nuova “materia” aggiunta proprio quest’anno, si porterà o no all’esame? Tali dubbi ci hanno accompagnato per vari mesi ed hanno provocato un certo disorientamento soprattutto fra coloro che sono giunti all’ultima, travagliata, tappa del loro percorso scolastico. Ora sappiamo, almeno teoricamente, come si svolgerà l’esame. Anche quest’anno sarà diverso da quello ordinario, naturalmente non ci saranno le prove scritte, ma un maxi orale con la presentazione di un elaborato che riguarderà le discipline caratterizzanti l’indirizzo di studi, l’argomento dell’elaborato sarà assegnato dai Consigli di classe, sulla base del percorso svolto. Dopo la discussione dell’elaborato, la prova orale proseguirà con l’analisi di un testo già oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento della lingua e letteratura italiana. Saranno poi analizzati, come lo scorso anno, dei materiali (un testo, un documento, un problema) predisposti dalla commissione. All’interno dell’elaborato o nel corso del colloquio saranno poi esposte le esperienze svolte nei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento. L’esame di maturità, per quanto possa mettere ansia, è un momento che ci portiamo per tutta la vita. Rappresenta per noi studenti l’ultimo appuntamento di un lungo e indimenticabile percorso. Noi maturandi siamo un po’ sfortunati, oltre all’ansia dell’esame dobbiamo sopportare quella delle misure di sicurezza, saremo soli, senza abbracci e sostegno, i professori saranno a due metri di distanza da noi. Mi dispiace, sono triste di non poterlo vivere come tutti, mi dispiace di non poter riprovare la tensione tipica delle verifiche scritte in classe, mi dispiace di non provare la classica emozione della notte prima degli esami, ma soprattutto la gioia dell’ultimo giorno di scuola, dell’ultimo suono della campanella che segna la fine di un percorso segnato da nuove amicizie, giorni da dimenticare e tante gioie. Ma ora è inutile piangerci addosso. Si dice che le difficoltà, se ben superate, facciano maturare umanamente. Allora, mettiamoci d’impegno e cerchiamo di uscirne più <<maturi>>.
LUIGIA DI MICCO (5^ C)