Era un pomeriggio come gli altri, mi trovavo nella mia cameretta sul mio letto intento a riposarmi prima di fare i compiti.
Mi addormentai e improvvisamente mi trovai in un luogo mai visto prima.
Ero disorientato ma cercavo comunque di capire dove mi trovassi.
Era tutto buio e c’era tanta nebbia, girovagavo per esplorare il posto fin quando vidi una fessura dalla quale proveniva della luce.
Seguii la luce ed arrivai davanti ad un portone di legno.
Con tanta fatica riuscii ad aprirlo e una forte luce bianca mi abbagliò.
Quando mi tornò la vista, davanti a me c’era un paesaggio incantato dai mille colori.
Iniziai l’esplorazione fin quando vidi un gazebo coperto da fiori e piante.
Mi avvicinai, c’era un uomo seduto.
Mi presentai e gli chiesi dove ci trovassimo.
Rispose dicendo che ci trovavamo nel luogo dove ci sono le anime pure che non hanno pene da scontare.
Intanto si sedette, era molto pensieroso e triste e quasi ignorava la mia presenza.
Gli chiesi cosa fosse accaduto.
Mi raccontò di essere un pittore e che era triste perché non aveva più idee per realizzare i suoi dipinti che erano l’unica cosa che gli davano serenità.
Allora gli offrii il mio aiuto in cambio di un po’ di compagnia in quel posto a me sconosciuto.
Lui accettò!
Passarono alcuni giorni e solo allora scoprii che si trattava del famoso pittore Leonardo Da Vinci.
Lui era tormentato e molto irrequieto perché cercava un’ispirazione che potesse aiutarlo ad adornare la porta del Paradiso e renderlo così più felice.
Io mi ricordai di avere un flacone di brillantina in tasca e gli proposi di unirla al suo dipinto.
Leonardo accettò e rese la porta del Paradiso brillante e bella come non mai di una luce abbagliante che mi portò nel mondo reale.
Fabio Sozio
Classe 3^B secondaria di primo grado
Totale Visite:
709