Il 14 aprile scorso, che era venerdì, io e i miei compagni scelti in rappresentanza della quinta Albini, con gli alunni scelti delle classi Stigliani e gli alunni di istituti vicini, siamo partiti dal terminal dei pullman in Viale del Basento: la nostra destinazione era Lauria, dove si sarebbe svolto il torneo di scacchi. Arrivati a Lauria, abbiamo cercato l’Istituto Giovanni XXIII, dove si sarebbero disputate le partite. Una volta dentro l’istituto, prima ci hanno spiegato come funzionava tutto e poi siamo andati nell’aula dove c’erano le scacchiere. L’aula era grande, tutta bianca ed era piena di tavoli da gioco, già sistemati con gli orologi e le scacchiere. Il primo turno non l’ho giocato, ma ho avuto così il modo di capire cosa mi aspettasse nei turni seguenti. Al secondo turno dovevo giocare e dopo molto tempo il mio avversario mi ha sconfitto. Finita la mia partita, mi sono alzato dal tavolo e me ne sono andato nella stanza d’attesa ad aspettare con i miei compagni che non stavano giocando e, visto che c’erano delle scacchiere su dei tavoli, mi sono messo a giocare contro i miei compagni per allenarmi in vista del seguente turno. Nel terzo turno sono riuscito a vincere contro il mio avversario e, come già successo, me ne sono tornato nella stanza d’attesa per allenarmi e svagare un po’, poiché era iniziata la pausa pranzo. Ho mangiato qualche panino e un po’ di Fritz e mi sono messo subito a giocare per allenarmi, perché volevo vincere l’ultimo incontro. E così è stato. Sono riuscito a vincere anche nell’ ultimo turno, totalizzando così due vittorie su tre partite. Abbiamo aspettato fino al tempo della premiazione: purtroppo siamo arrivati ultimi. Alla fine, siamo andati in pullman e siamo tornati a Potenza. Secondo me è stata una bellissima esperienza, anche se non abbiamo vinto. D’altronde nella vita non si può sempre vincere e poi i nostri avversari facevano scacchi da molto più tempo. Dobbiamo essere contenti di aver potuto partecipare, perché è la cosa più importante.
(di Mattia Meduri, classe V A “G. Albini” )