//Il sapore della felicità (storiella agrodolce)-di Daniela Scarpa della II B

Il sapore della felicità (storiella agrodolce)-di Daniela Scarpa della II B

di | 2020-05-24T19:01:20+02:00 24-5-2020 19:01|Alboscuole|0 Commenti
Era una bella giornata al parco della meravigliosa città che si affaccia sul mare, Napoli. C’era tanta gente che si sporgeva dal muretto dell’affaccio, chi rideva, chi chiacchierava.C’erano anche Daniele e Luca , due ragazzetti di dieci anni, che erano capitati vicini e si stavano dondolando sull’altalena, beati al sole. Ad un certo punto Luca,che si sentiva sempre molto solo, per socializzare con l’altro bambino, decise di attrarre la sua attenzione pronunciando un discorso davvero…. particolare : LUCA : ” I miei genitori sono molto ricchi! Ogni anno cambiamo città, villa, elicottero e yatch! E ogni anno tutto è più grande! Città più popolosa, villa più spaziosa, elicottero più lussuoso e yatch più bello!” Il piccolo Daniele, colpito dalle parole del bambino con la cravatta e la camicia di seta bianca, cercò le parole adatte per stupirlo. DANIELE: “ I miei genitori sono…sono poveri…ogni anno restiamo sempre nella stessa casa e nella stessa periferia. A noi la casa sembra sempre più piccola , per fortuna la famiglia si allarga sempre di più, ormai siamo dieci fratelli!” Con quest’ultima frase fece un largo sorriso ed indicò all’altro bambino un gruppetto di bambini scatenati, con i vestiti di seconda mano e le facce sporche di terra, ma liberi e spensierati. Un po’ Luca ci rimase male, avrebbe voluto tanto avere dei fratelli con cui giocare! LUCA: “ Io sono figlio unico, ma i miei genitori sono grandi imprenditori, ogni mese facciamo un lungo viaggio, conosceremo tutto il mondo!” DANIELE :“ I miei genitori sono piccoli venditori, ma anche noi facciamo dei viaggi! Quasi ogni settimana facciamo una lunga escursione nel parco e poi andiamo a mangiare e dormire dai nonni che abitano più in centro. Poi di tanto in tanto saliamo fin sulla terrazza della palazzina e riusciamo a vedere uno spicchio di golfo, il Vesuvio e pure il mare!” Daniele ora rideva, volando in alto e in basso con l’altalena, felice, ricordando la bella terrazza sulla sua piccola palazzina, da dove scorgeva uno spacco di mare limpido ogni qualvolta vi andava. LUCA: “Con i miei genitori vado sempre al centro commerciale, mi comprano sempre tanti vestiti nuovi, bei giochi tecnologici e costosi!” DANIELE:” Con i miei io vado al centro commerciale, però non entriamo e restiamo in macchina, ad ammirare le persone che, sudando e caricandosi di buste e bustone, tornano a casa. Ed è divertente! Con i miei fratelli invento sempre nuovi giochi, e ridiamo un sacco!” I due bambini, restarono in silenzio per un po’. Poi scesero dall’altalena e Luca passò la sua palla a Daniele. Così cominciarono a giocare insieme e a ridere, perché erano solo bambini innocenti e spensierati. Del resto si sa che i bambini, pur volendo un po’ vantarsi di ciò che hanno, non vengono mai nemmeno sfiorati dai problemi legati al ceto sociale, ai soldi o alle tante crudeli differenze che invece tanto affliggono i grandi…