di Lapo Ruggero Holmes, Classe 2^B. – Cari lettori e care lettrici, in questo articolo vorrei parlarvi di una sensazionale scoperta avvenuta a San Casciano dei Bagni pochissimi giorni fa. A cinquant’anni ormai dal famosissimo ritrovamento dei Bronzi di Riace, nel Comune di San Casciano dei Bagni (un piccolo Comune nel Sud della Toscana) è avvenuta una delle scoperte archeologiche più sensazionali del secolo: il ritrovamento di ventiquattro statue di bronzo e quasi seimila monete di argento, oro e altri materiali. Tutto questo conservato all’interno di un antico santuario romano e prima ancora di epoca etrusca. I capolavori di bronzo furono realizzati con la stessa tecnica dei famosissimi Bronzi di Riace, che funziona così: prima si realizza un modello in argilla a dimensione reale, poi si plasmano su di esso dei blocchi di gesso. Dopo ciò, all’interno del calco di gesso viene steso uno strato di cera. A quel punto si inserisce un’armatura di ferro (ovvero una specie di scheletro) ed il calco viene riempito con terra refrattaria, una terra resistente al calore. Una volta che la terra si è raffreddata i blocchi di gesso vengono staccati, in modo che la statua resti con uno strato di cera sopra che sarà poi sostituito dal bronzo. Attorno al modello vengono poi fissati dei rotolini di cera che serviranno per la fuoriuscita della cera. Il tutto viene a questo punto ricoperto da altra terra refrattaria. Dopodiché avviene la cottura, che serve a fare uscire la cera. Così facendo tra modello e rivestimento resta uno spazio in cui viene colato il bronzo fuso. Una volta che il bronzo si è raffreddato viene rotto il rivestimento e la statua viene raffinata nei particolari. Ma per quale ragione i nostri antenati del I° e II° secolo a.C. avrebbero deciso di seppellire in una vasca termale quasi seimila monete e ventiquattro statue in bronzo? L’archeologo Emanuele Mariotti, che dirige i lavori di scavo, ha spiegato come mai: “Non si tratta di uno scarico di materiale sacro nell’acqua calda ma di una deposizione rituale: le statue furono staccate dal bordo della vasca e depositate in essa molto probabilmente con scopi propiziatori o venerativi.”- . “Questa è la scoperta più importante dopo i Bronzi di Riace”, continua Mariotti. “Già lo scavo del 2021 aveva messo in luce una parte importante della vasca, del deposito votivo, delle architetture, ma i ritrovamenti e la monumentalità di questa scoperta hanno superato tutte le aspettative”. – L’acqua ha avuto un ruolo importantissimo nella conservazione di questi tesori. Essa ha infatti, nel corso del tempo, costruito una cappa di fango sui reperti. Questo è anche il motivo per cui questi bronzi sono stati ritrovati solo adesso: con l’acqua ed il fango a “proteggere” questo millenario tesoro è stato davvero difficile rinvenire tutto ciò che era sepolto là sotto! Inoltre una delle ragioni più importanti per cui questa scoperta è così sensazionale è la presenza di scritte in etrusco con relativa traduzione in latino sui fianchi delle statue. Questo ha permesso agli archeologi non solo di capire il motivo della presenza di questo tesoro sepolto ma anche di fare grandi progressi nella comprensione dell’alfabeto etrusco. Le meraviglie ritrovate sul sito termale di San Casciano dei Bagni verranno conservate nel nuovo museo, che sorgerà dentro un palazzo cinquecentesco nel centro storico del piccolo comune. “È la conclusone di un sogno che abbiamo ormai da quindici anni”, dice Agnese Carletti, Sindaca di San Casciano. Ovviamente questa scoperta è importantissima specialmente per via dell’ottimo stato di conservazione dei reperti. Io sono un appassionato di storia e sono molto felice di questa magnifica scoperta che ci svelerà tantissimo sulla vita dei nostri antenati ed inoltre credo che è anche possibile che ci siano altri tesori seppelliti in questo santuario storico.