Giuseppe D’Alconzo 2^C
Martedì 5 Novembre 2024 presso la palestra dell’Istituto Comprensivo Calò, abbiamo vissuto un’esperienza indimenticabile e condiviso una grandissima emozione: ci ha onorato della sua presenza la figlia del Giudice Paolo Borsellino, Fiammetta. Fin dalle prime ore del mattino ero in fibrillazione per questo evento e non vedevo l’ora di dare un volto a questo nome. Intorno alle 10:00 lei è entrata, accolta da un grande applauso e da un accompagnamento musicale eseguito da altri ragazzi delle scuole medie. Dopo i saluti della Preside Marianna Galli e del Sindaco Vito Parisi, Fiammetta Borsellino ha cominciato a parlarci di legalità. L’esempio del suo papà è sempre ben presente in lei, quando le
insegnava a non abbassare la testa davanti alle ingiustizie. Non abbassare la testa significa lottare con grande coraggio e determinazione e cercare di combattere la mafia perchè, purtroppo, è ancora presente. Ci ha spiegato inoltre che la legalità deve fare leva proprio sui giovani, perché solo con la cultura si può combattere l’ignoranza e la bestialità della mafia. Fiammetta ha sottolineato come
“L’unico nemico della mafia è la scuola, con i suoi ideali, i suoi insegnamenti, le sue regole”.
Ci ha spinto ad usare sempre rispetto ed educazione sui social, perché il cyberbullismo sta diventando sempre più pericoloso. Dopo l’incontro della mattinata, la figlia del giudice ha dato la sua disponibilità per un ulteriore incontro pomeridiano, questa volta non solo con le scuole ma anche con la cittadinanza. Qui ci ha parlato anche del rapporto personale con suo padre e della responsabilità che sente nel portare avanti le sue idee di legalità e “GIUSTIZIA”. Un altro passaggio emozionante è stato quando ci ha parlato della famosa “AGENDA DEL PADRE” dove annotava i suoi pensieri, soprattutto riguardo al suo caro collega Falcone, anche lui ucciso in un agguato mafioso, ma anche preziosi documenti sulla sua attività investigativa. Fiammetta Borsellino si è mostrata fiera del cognome che porta e della battaglia alla mafia che continua nelle scuole. Personalmente ho ricevuto un compito che mi ha riempito oltre che di emozione, di orgoglio quando la Prof.Sileo mi ha detto di leggere al microfono alcuni miei pensieri riguardo alla giustizia. Essere stato per qualche minuto affianco a lei mi ha emozionato a tal punto che la mia lettura è stata davvero sentita e credo sia arrivata anche al cuore di Fiammetta che mi ha salutato e abbracciato. E’ stata un’esperienza indimenticabile, gli insegnamenti di Fiammetta Borsellino saranno custoditi per sempre nella mia mente e nel mio cuore, affinchè io viva la mia vita con coraggio e a testa alta.