di Benedetta Lamberti e Sofia Rei Soriano, Classe 3^A. – Il ragazzo dai pantaloni rosa, è un film che siamo andati a vedere con la scuola che parla del bullismo e dell’omofobia. E’ un film recente, infatti è uscito lo scorso 7 novembre prodotto dalla Eagle Pictures, con la regia di Margherita Ferri. Questo film trae ispirazione dalla vera storia del quindicenne Andrea Spezzacatena che è vittima di bullismo che si è tolto la vita il 20 novembre del 2012. Il film ci ha toccato molto perché la trama è incentrata sulla reale situazione che questo ragazzo ha vissuto sulla propria pelle, il quale viene preso ingiustamente in giro, con violenza verbale e fisica. Il protagonista si chiama Andrea Spezzacatena, è un ragazzo più vivace rispetto ai suoi compagni e amici, a volte molto timido e chiuso. Non parlava mai dei suoi problemi con i genitori e tendeva a rinchiudersi in camera con suo fratello piccolo per stare isolato con i suoi pensieri. Era un ragazzo molto bravo a cantare, perciò andò in una scuola a Roma, infatti viene invitato a partecipare alle prove di un coro papale e per la sua dote canora viene ammesso. Riesce a diventare amico di Christian, un ragazzo ripetente, e fa anche amicizia con la compagna di scuola Sara. Aiuta Christian nello studio ma, nonostante l’amicizia, viene allontanato da lui quando proprio Andrea viene selezionato per un’esibizione del coro per il Papa. C’è anche una grave crisi familiare, infatti i suoi genitori intendono divorziare. Sembra che Christian si sia riavvicinato quando frequentano, insieme a Sara, il primo anno delle superiori. Sua madre un giorno gli compra un paio di pantaloni rossi che però diventano scoloriti per un programma sbagliato nella lavatrice. Anche se diventati rosa Andrea li indossa ugualmente e ciò comporta il continuo prendere in giro da parte dei suoi compagni, perché tutti lo credevano strano e diverso da loro. Soltanto Sara gli sta vicino senza mai giudicarlo. Anche Christian, aiutato nei compiti da Andrea, poco dopo finita la scuola lo fece vestire da femmina e lo fece andare in mezzo alla pista da ballo della scuola I compagni fecero molti video, che vennero pubblicati in un gruppo Facebook creato apposta per prenderlo in giro. Stanco di tutto questo Andrea purtroppo scelse di togliersi la vita, il giorno dopo del suo compleanno. Sua madre Teresa, ancora nel profondo dolore per la vicenda accaduta, racconta la sua storia cercando di far passare il messaggio che il bullismo non comporta mai nulla buono, anzi crea moltissimi problemi a chi lo subisce e provocando sempre profondo e immenso dolore.