di Irene Teresa – Nella nostra vita quotidiana c’è un elemento essenziale, che diamo quasi sempre per scontato, forse per la superficialità dei giorni d’oggi, o forse per l’egoismo che ci assale. L’insegnamento più importante, chiamato “valore” che mi hanno trasmesso inconsapevolmente i miei nonni, è il tempo. Mi hanno insegnato che in cinque minuti sì può cambiare vita, sì possono dire più di 100 parole, sì possono dare più di 100 abbracci, sì possono regalare 100 consigli e fare tanti sbadigli. In particolare, tu, nonno, trovavi il tempo per fare tutto, nonostante la tua vecchiaia, trovavi il tempo per giocare con me, per accompagnarmi a scuola, mano nella mano, per rispondere a tutte le mie domande, curiosa di scoprire questo mondo, il tempo per condividere i tuoi giorni insieme a me. Ricordo tutti i tuoi particolari, i sorrisi, gli sguardi alla nonna, quando parlavi della tua terra, la Sicilia, e i tuoi baci in fronte… il tuo mestiere era il pittore, creare, inventare ed emozionare, amavi i colori della vita, amavi la vita. Un giorno, però, capii che di tempo ne era rimasto poco; capii che dovevo darti 100 abbracci, 100 consigli e aiuti per lottare ed andare avanti, e dirti 100 parole, che alla fine volarono lassù insieme a te. Il tempo scorreva, non mi parlavi, non potevi più darmi i 100 abbracci di sempre, e non potevi più disegnare le casette e le barchette che mi piacevano tanto. Mi hai insegnato, nonno, che il tempo porta via il dolore, la tristezza, l’insicurezza, ma non potrà mai portare via i sogni, i sorrisi, e i ricordi, quei ricordi che adesso vivono dentro di me.