di PIETRO PIUTTI (3^ A) – Ho deciso di scrivere questo articolo perché il progresso scientifico e tecnologico ha raggiunto oggi un notevole sviluppo. Esso ha permesso all’uomo di migliorare le sue condizioni di vita ma allo stesso tempo ha creato dei problemi come ad esempio l’alterazione dell’equilibrio naturale i cui effetti potrebbero essere disastrosi per i prossimi anni. Grazie al progresso scientifico e tecnologico, oggi l’uomo può godere di un’altissima qualità di vita sotto tutti gli aspetti: da quello più fondamentale della medicina, che garantisce la salute dell’uomo, a quello più trascurabile, che lo circonda di innovazioni applicate alla vita quotidiana, facilitandola sia nelle cose più complesse come la sicurezza, sia in quelle più semplici come i robot che da soli svolgono le pulizie casalinghe. Tutti questi progressi sono un grande passo in avanti per l’uomo, ad un prezzo molto caro però da pagare e cioè: la contaminazione e l’alterazione dell’equilibrio naturale. Per me questo sfruttamento del pianeta è ingiusto per vari motivi, uno di questi è la natura che ne soffre moltissimo. Se a questi disastri ambientali creati dall’uomo aggiungiamo anche gli uragani, le trombe d’aria, i terremoti, che provocano altissimi danni e che in base a dati statistici si stanno moltiplicando e verificando sempre di più in molte zone della Terra mettendo così a rischio la vita dell’uomo. Questi fenomeni naturali sono la manifestazione della mancanza di rispetto verso il pianeta che piano piano sta morendo! Un’altra conseguenza dell’alterazione dell’equilibrio naturale è il buco dell’ozono, che ha iniziato a formarsi ormai molti anni fa e che si sta ingrandendo sempre di più, nonostante siano state adottate delle misure di sicurezza, che però per adesso non sono sufficienti a fermare il riscaldamento terrestre. Ne è esempio lo scioglimento dei ghiacciai a causa del surriscaldamento globale. Personalmente ho la speranza che quanto prima possano essere prese delle misure adatte a migliorare il rispetto dell’ambiente per riuscire a risolvere la questione dell’alterazione dell’equilibrio naturale e che l’uomo smetta di sfruttare in modo inconsapevole le risorse del pianeta che si stanno esaurendo.
