di Carbone Mariapia- Ranieri Sabrina-In Campania, tra le province di Caserta e di Napoli, si trovano molte
discariche abusive di rifiuti tossici e speciali che diffondono diossina e altri gas
inquinanti. Questo territorio è chiamato Terra dei Fuochi.
Le discariche si trovano in più di 90 comuni, ma quelli con un’incidenza maggiore
di inquinamento ambientale sono Giugliano-Qualiano-Villaricca.
Nella prima metà degli anni ’90 iniziò un’indagine condotta dall’ispettore della
Polizia di Stato, Roberto Mancini, il quale morì di tumore nel 2014.
Quest’indagine non ebbe sviluppi fino al 2011, quando venne ripresa da
Roberto Saviano, nel suo libro “Gomorra”, nel quale racconta dei retroscena
inquietanti della cosiddetta Terra dei Fuochi. Egli stesso attraversò a piedi il territorio,
coprendosi naso e bocca con un fazzoletto come facevano i ragazzini Rom.
Era pieno di fumo nerissimo che si appiccicava alla pelle come fosse colla. Quando le
discariche stavano per esaurirsi si dava fuoco ai rifiuti. Il fuoco veniva fatto appiccare
dai ragazzini Rom, che con dei nastri delle bobine di videocassette circoscrivevano i
rifiuti sui quali buttavano benzina e alcol e poi li bruciavano. Per le persone che
ancora oggi vivono in questo territorio c’è un’incidenza maggiore di malattie. Infatti
nel 2019 è stata confermata la presenza di metalli pesanti nei malati di tumore
residenti a Giugliano, Qualiano e Castel Volturno.
Nel 2016 la Regione Campania ha avviato il progetto SPES, si tratta di un piano
di monitoraggio aereo attraverso droni per individuare i roghi di rifiuti.
Questo progetto è fondamentale per salvare il nostro pianeta e soprattutto per
proteggere le povere persone residenti in questo territorio dai clan che organizzano
questi atti criminali. Oggi, fortunatamente, le persone che sprigionano i fumi tossici
non se ne vedono più, grazie al grande controllo dello Stato, il quale sta cercando di
bonificare tutta l’aria di Napoli e Caserta che è stata barbaramente inquinata.