Il possesso di armi in casa è consentito dalla legge italiana anche se i privati cittadini non possono possedere armi da guerra nelle proprie abitazioni perché esse sono riservate al personale dell’esercito e delle forze dell’ordine. Le armi possono dividere in due gruppi: le armi improprie e proprie. Le armi improprie sono quelle con cui possiamo ferire un’altra persona, ma che non sono state costruite con quello scopo; le armi proprie sono quelle che sono state progettate per difendersi. Queste si possono dividere in: armi comuni; armi sportive; armi da caccia e armi da guerra. Per rispettare la legge si può acquistare un’arma solo da un rivenditore autorizzato ed entro 3 giorni dall’acquisto, bisogna denunciare l’arma presso il commissariato di polizia o la caserma dei carabinieri più vicina. Bisogna inoltre segnalare il tipo e la quantità delle munizioni acquistate, la data dell’acquisto, l’indicazione del rivenditore, il tipo e la quantità di armi e munizioni che si hanno già, ma non si possono avere più di 3 armi da fuoco e 200 pezzi di munizioni e per ultimo il nome e il cognome delle persone conviventi. Esistono tre tipi di licenze con delle rigide regole. Esiste il porto d’armi specifico per la difesa personale che è un permesso valido solo per un anno, è rinnovabile, e con questo è consentito portare le armi fuori dalla propria abitazione. Il porto d’armi per uso sportivo invece permette di utilizzare la propria arma solamente nei campi di tiro a volo o tiro a segno regolari. Durante il trasporto l’arma deve essere scarica, chi possiede questa licenza è obbligato a iscriversi a una sezione di tiro a segno nazionale. La licenza di questo porto d’armi è valida per cinque anni. Per finire esiste il porto d’armi “per impiego venatorio”, quindi per la caccia. Consente di andare a caccia armati, ma solo durante la stagione venatoria e solo nelle aree autorizzate. Per ottenere la licenza serve avere anche l’abilitazione all’esercizio venatorio. Anche quest’ultima licenza ha validità di 5 anni. Per chiedere il porto d’armi serve essere maggiorenni e non avere ricevuto condanne penali. È necessario possedere un certificato che attesta l’idoneità psico-fisica. Inoltre bisogna dimostrare di avere valide ragioni di pericolo per la propria incolumità che devono essere dichiarate alla prefettura. E infine bisogna anche dimostrare di saper utilizzare l’arma in modo corretto, e si può presentare un certificato per attestarlo.