di Clodagh Zafalon, Classe 3^ B. – Care lettrici e cari lettori, da appassionata di Astronomia dedico quest’articolo ad uno dei Pianeti del nostro Sistema Solare. Dopo che Plutone è stato declassato, Nettuno è l’ultimo per la sua distanza dal Sole. E’ il quarto più grande, considerando il suo diametro. La sua massa è più grande 17 volte di quella della nostra Terra. Il nome deriva dal ‘dio romano del mare’, in greco era Poseidone. Intorno alla fine dell’800 due astronomi, l’inglese Adams e il francese Le Verrier, si accorsero che l’orbita di Urano non seguiva perfettamente le Leggi di Keplero. Non era possibile che tali leggi fossero errate, perciò si convinsero che ci doveva essere un corpo celeste ancora sconosciuto vicino ad Urano che poteva avere una maggiore massa, la quale incideva a tal punto che ne disturbasse l’orbita. Partendo da queste ipotesi gli astronomi iniziarono a cercare nello spazio una risposta, così nella serata del 23 settembre del 1846 con il telescopio dell’Osservatorio Astronomica di Berlino Johann Gottfried e lo studente Heinrich Louis d’Arrest avvistarono Nettuno nella posizione prevista dai calcoli. Questo grande pianeta orbita intorno al Sole ad una distanza 30 volte maggiore di quella della Terra. Compie la sua orbita in 165 anni. Compie la rotazione attorno al proprio asse in 16 ore e 7 minuti. Nettuno viene chiamato il pianeta “gemello” di Urano perché gli assomiglia nella struttura e nell’aspetto. Ha anch’esso il colore azzurro dovuto alla grande quantità di metano presente nella sua atmosfera, infatti è proprio il metano che assorbe la radiazione rossa e ne riflette quella azzurra. Facendo un confronto con Giove e Saturno, nell’atmosfera di Nettuno però l’idrogeno e l’elio sono più scarsi. Nettuno ha l’atmosfera densa e ricca di nubi ed è percorsa dai venti che soffiano a ben 2.000 Km l’ora tanto che sono i più forti del Sistema Solare. Rispetto ad Urano è più piccolo e quest’ultimo ha la sua massa 4 volte quella della Terra. Nettuno ha il nucleo roccioso, ricoperto da materiale ghiacciato dove la temperatura è di ben 220 gradi sotto zero. Il suo campo magnetico è molto intenso, come quello degli altri pianeti giganti. Osservando l’atmosfera di Nettuno si vedono dei vortici simili alla Grande Macchia Rossa di Giove. Il vortice più grande era la Grande Macchia Oscura che è stata fotografata dalla sonda spaziale Voyanger 2, che nel 1989 è riuscita ad avvicinarsi di più a questo Pianeta. Il telescopio spaziale Hubble in orbita attorno alla Terra nel 1994 ha fotografato Nettuno ma in quell’occasione non c’era più la Grande Macchia Oscura, infatti era un grande vortice atmosferico che dopo qualche anno si è dissolto. Le strisce che si vedono sulla sua superficie in realtà sono l’ombra delle nubi più esterne che si proiettano su quelle che sono al di sotto. Anche questo grande Pianeta come Giove, Saturno e Urano ha un sistema di anelli che sono molto sottili i quali non si conoscevano fino a poco tempo fa e sono stati scoperti appunto con la missione della sonda Voyager 2 che ha confermato che anch’essi si sono formati, come quelli degli altri pianeti, dalla disgregazione di qualche piccolo satellite. Sempre nel 1989, attraverso la sonda Voyager 2, si sono potuti scoprire i suoi 8 satelliti, dei quali 4 di essi orbitano all’interno degli anelli. Il satellite più grande di Nettino è Tritone il quale ha anch’esso un’atmosfera che contiene metano e azoto.