di Maria Tea Santagiustina, Classe 3^ A. – Cari lettori e lettrici ho fatto delle ricerche personali e rimanendo affascinata da quanto avveniva nel 17° Secolo nella Val Pesarina denominata “La valle del Tempo”, che in seguito è divenuta centro artigianale, attraverso l’arte del fabbro, consolidando sempre di più una spiccata lavorazione e costruzione di orologi, ho deciso di riportarle in quest’articolo con lo scopo di dare delle informazioni utili a chi volesse recarsi e visitare il meraviglioso Museo. La leggenda tramandata in quei luoghi narra che arrivò nel paesino di Pesariis, situato a metà strada tra la Carnia e il Cadore, un personaggio particolare, rappresentato da un pirata genovese, dove decise di fermarsi dopo un lungo viaggio. Dopo aver trovato il luogo più adatto alle proprie esigenze di vita, decise di costruirvi la sua dimora ed una piccola bottega dove iniziò a creare orologi artigianali. Alcuni però pensano che questa storia sia solo un racconto popolare ed altri invece ritengono che gli orologi che circolavano in quel posto erano stati costruiti con delle tecniche che erano state introdotte dai Cramars, cioè dai migranti che commerciavano stoffe in quelle zone. Tutto questo accadeva intorno al 1725 e ancora oggi molti artigiani passano ore ed ore a creare queste meravigliose sculture esposte nel ‘Museo degli Orologi’. Gli orologi che vengono esposti sono stati costruiti tra il Seicento e il Duemila. Chi lo visita, mentre cammina, lungo ai corridoi può facilmente ammirare le sezioni e le particolarità che sono presenti in ogni orologio. Il Museo è disposto in ordine cronologico partendo dagli orologi a pendolo fino a concludersi a quelli moderni ma comunque particolari. Il paesino non è molto conosciuto e sono pochi ormai i turisti che vanno a visitarlo, e in più la recente pandemia certo non ha aiutato a farlo conoscere maggiormente. Per facilitare la visione di tutte le tipologie degli orologi circa vent’anni fa iniziarono i lavori per riempire la città di orologi tipici disposti come un percorso divertente ed educativo. Per chi decida di recarsi può ammirare: un calendario perpetuo gigante, un orologio con carillon, un’antica casa dell’orologio, un orologio ad acqua a turbina, un orologio ad acqua a vasi basculanti, un orologio dei pianeti, un orologio a scacchiera, un orologio a vasche d’acqua, un orologio a palette giganti, un orologio planisfero e notturnale. Per tutte le particolari tipologie di orologi che si trovano a Pesariis è ben presto diventato ufficialmente “La città degli orologi”. In questo meraviglioso paesino montano si trova anche la chiesa dedicata ai Santi Filippo e Giacomo, nella quale la domenica tutti i compaesani si riuniscono divenendo così un modo per tenere vivo il paese. A causa della mancanza di adeguati guadagni e di molteplici attività lavorative ormai sono pochi i giovani che sono rimasti per vivere, ma gli anziani non si sono fatti certo scoraggiare dal richiamo delle città e continuano a rimboccarsi le maniche per mantenere il loro piccolo paesino che è e rimane un gioiello d’Italia.