//Il Nyiragongo: uno dei vulcani più attivi sul continente africano.

Il Nyiragongo: uno dei vulcani più attivi sul continente africano.

di | 2021-03-29T07:35:39+02:00 28-3-2021 11:20|Alboscuole|0 Commenti
di Jennifer Bekhit e Benedetta Sopelsa Classe 2^ C. – Buongiorno Cari lettori, alcuni nostri compagni di scuola in questo periodo stanno studiando la parte di Scienze dedicata ai Vulcani, così parlando con loro ci siamo appassionate all’interessante e affascinante argomento. Dopo esserci documentate abbiamo deciso di scrivere quest’articolo su uno di essi in particolare, così magari le informazioni potranno essere di aiuto a chiunque fosse interessato. Ci stiamo riferendo al Nyiragongo che è uno dei vulcani più attivi sul continente africano che si trova nella Repubblica Democratica del Congo. Per cominciare bisogna sapere che esso è famoso per i suoi laghi di lava che si creano frequentemente nei suoi crateri. Per questo motivo, poiché è il vulcano con il più vasto lago di lava fluida al mondo, costituisce una continua minaccia per le popolazioni che si sono insediate nel suo circondario. Un disastroso evento infatti si verificò nel 1977 quando un volume enorme di lava incominciò a riversarsi su quel territorio alla velocità di 60 miglia all’ora causando un ingente numero di morti. Un altro tragico evento si verificò nel 2002 dove la sua eruzione provocò un fiume di lava che si diresse verso la città di Goma che si trova vicino al confine con il Ruanda e purtroppo contò numerose vittime, la distruzione del 20% della città e la fuga di migliaia di persone. Per le sue caratteristiche morfologiche dovute alla fluidità della lava che cola in tempi estremamente rapidi, ma anche per le emissioni massicce di gas tossici quali il biossido di zolfo e di anidride carbonica,  lo si deve annoverare come uno dei più pericolosi e attivi vulcani al mondo. Questo vulcano fu scoperto abbastanza recentemente dall’esploratore tedesco  Adolf Von Gotzen nel 1874 e l’esistenza del lago di lava nei suoi crateri fu confermata da una spedizione scientifica nel 1948 che si stabilì sulla sua sommità. Essendo attivo ed emettendo nell’atmosfera quantità enormi di gas stimate tra le 15.000 e 48.000 tonnellate ogni 24 ore pari cioè alla somma di quella emessa da tutti gli altri vulcani del pianeta, è oggetto di continue osservazioni con la presenza costante di vulcanologi che effettuano un monitoraggio  sempre continuo e in tempo reale sul cratere. Per concludere ecco i suoi dati: ha un’altezza di 3470 m, si trova sulla Catena dei Monti Virunga ed è di tipo Stromboliano.