MARINA GALLUCCI – Sabato 30 novembre 2019 si è conclusa con grande successo ed enorme soddisfazione per l’Istituto Superiore “Agostino Nifo” di Sessa Aurunca (CE) la partecipazione al progetto tutto al femminile “Stem4Her_SteAm Reality”, promosso dal MIUR per le studentesse delle scuole secondarie di secondo grado nell’ambito delle azioni #15, #19, #20, #21 del Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD) e organizzato dall’Istituto di Istruzione Superiore “Luigi Einaudi” di Roma presso “Palazzo Taverna” di Roma, nei locali dell’Università dell’Arkansas.
Quattro allieve del NIFO, Sara Santini e Anna Torcicollo del Liceo Classico “Agostino Nifo”, Adelaide Di Caprio e Benedetta Scarnecchia del Liceo Scientifico “Ettore Majorana”, guidate dalla Prof. ssa Lucia Galdieri, Teachers matter che aveva proposto al Dirigente Scolastico Prof. Giovanni Battista Abbate, sempre attento alle metodologie didattiche innovative, l’adesione della scuola all’iniziativa (come già per altri progetti didattici MIUR finalizzati alla realizzazione di percorsi formativi per le studentesse e gli studenti del secondo ciclo basati sull’approccio delle competizioni nazionali e internazionali), erano state selezionate per il laboratorio “SteAm (Science, Technology, Engineering, Art & Mathematics) Reality”, una vera e propria maratona di co-progettazione tutta al femminile. Dal 28 al 30 novembre le studentesse aurunche hanno quindi fatto parte di un gruppo di quarantotto ragazze, provenienti da 12 scuole dislocate su tutto il territorio nazionale (Ancona, Avigliana-TO, Carpi-MO, Ferentino-FR, Firenze, Macerata, Roma, Rapallo-GE, Rende-CS, Sessa Aurunca) e tutte frequentanti il IV anno, che si sono confrontate per rafforzare la propria consapevolezza e approcciarsi a un apprendimento di tipo esperienziale volto anche all’utilizzo delle innovazioni digitali e della realtà virtuale. Obiettivi specifici del laboratorio, infatti, erano: stimolare la curiosità delle studentesse verso le materie STEAM; suscitare maggiore consapevolezza riguardo alle applicazioni delle STEAM, mostrando cosa si possa ottenere attraverso tali discipline; instillare una maggiore sicurezza sul fatto che le donne e gli uomini hanno pari opportunità nelle professioni STEAM; stimolare la partecipazione attiva tramite format collaborativi che esaltino il lavoro di gruppo; sviluppare le soft skills, quali problem solving, team work, collaborazione, capacità decisionale, pro attività; insegnare gli strumenti base del “foresight”, del “future thinking” e della “virtual reality” per permettere alle ragazze di pensare al futuro in modo più razionale.
La competizione si è svolta secondo la metodologia dell’hackathon, come avvenne anche nel corso dell’evento “Il futuro è in noi” organizzato dal “NIFO” a Sessa Aurunca nei giorni 9,10 e 11 maggio dell’anno che sta volgendo al termine; quindi, a partire da un tema principale, sono state proposte delle sfide alle studentesse, le quali, organizzate in otto gruppi eterogenei per background, hanno dovuto affrontarle in un arco di tempo concentrato, ricercando e progettando nuove soluzioni, modelli, processi o servizi innovativi. Nella fattispecie, a partire dal tema “Come cambieranno in futuro le professioni?” a ogni gruppo è stata assegnata una professione diversa – astronauta, artista, botanico, ingegnere, medico, professoressa, programmatrice, lavoro che ancora non esiste -, intorno alla quale sviluppare una proposta progettuale proiettata nell’anno 2040.
Le partecipanti hanno mostrato tutte interesse critico e impegno fattivo durante il laboratorio e ciò ha sicuramente consentito loro di comprendere lo stato dell’arte delle tecnologie, della scienza e delle loro possibili applicazioni nella nostra società e nella nostra vita; a partire dall’osservazione del presente, esse hanno fatto delle vere e proprie previsioni, attraverso metodi collaborativi e creativi e con l’utilizzo della realtà virtuale: ne sono scaturiti pregevolissimi lavori di gruppo, che una commissione di esperti ha valutato per individuare il team vincitore.
Tra i vari progetti si è particolarmente distinto quello della squadra impegnata intorno alla professione dell’artista, di cui faceva parte anche l’allieva del “Nifo” Sara Santini, la quale ha ideato insieme alle “colleghe” una sorta di museo interattivo, in cui al visitatore vengono mostrati quadri rispondenti ai suoi gusti, realizzati con tempere ecologiche e visitabili dall’interno attraverso degli ausili tecnologici. Il progetto ha consentito alle giovani ideatrici di conseguire il primo posto nella competizione e di aggiudicarsi il premio in palio, consistente nella partecipazione gratuita a un’altra esperienza formativa che si terrà a Dubai nel corso dell’EXPO 2020/21.
Per tutte le studentesse la partecipazione a “SteAm Reality” ha costituito un’esperienza di grande valore formativo in quanto ciascuna ha avuto l’opportunità di condividere la propria visione di società e di futuro, di apprendere strumenti innovativi di co-progettazione, di affrontare in chiave innovativa le discipline scientifiche, di sperimentare alcune metodologie del “future thinking”, di comprendere cosa significhi approcciare il futuro come scienza e di acquisire, quindi, consapevolezza nella creazione di scenari futuri.
Per l’Istituto Superiore “Agostino Nifo”, che pone al centro della sua mission la formazione completa e continua dei suoi allievi, il successo in questo evento è un altro motivo di orgoglio… e ancora una volta a noi non resta che dire “Ad maiora semper, Nifo!”