MARINA GALLUCCI – Questa mattina, 9 febbraio 2021, il Liceo Classico “Agostino Nifo” di Sessa Aurunca ha onorato la “Giornata Mondiale della Lingua e della Cultura Greca”, aderendo, su impulso del Dirigente Scolastico Prof. Giovanni Battista Abbate, all’incontro telematico “Il Greco a teatro”, realizzato dal Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, in collaborazione con il Club per l’Unesco-Caserta, l’Associazione Italiana di Cultura Classica, di cui il Nifo fa parte, e l’Associazione Internazionale degli “Amici di Kavafis”, su piattaforma Zoom; tema centrale dell’incontro è stato il lessico come strumento di conoscenza e diffusione del teatro.
La celebrazione della “Giornata Mondiale della Lingua e della Cultura Greca”, istituita dal Governo di Atene l’11 aprile 2017 con un decreto firmato dai ministri degli Interni, degli Esteri e della Pubblica Istruzione, accolto dal voto unanime del Parlamento Ellenico, cade il 9 febbraio di ogni anno, nel giorno della morte di Dionysios Solomos, uno dei massimi poeti in lingua greca moderna, sostenitore dell’indipendenza ellenica e autore dell’inno nazionale. L’evento gode dell’approvazione dell’Unesco e del patrocinio del MIUR, della Federazione delle Comunità Elleniche in Italia e dell’Ambasciata di Grecia a Roma. Essa ha lo scopo di coinvolgere annualmente gli istituti scolastici italiani, i loro studenti e l’intera comunità degli studiosi in una riflessione sul ruolo fondamentale svolto dalla cultura e dalla lingua greche nella formazione delle civiltà europea e mondiale.
L’incontro a cui ha partecipato il Nifo, con le classi V A e V B guidate rispettivamente dalla Prof.ssa Mariarosaria Tartaglia, docente di Lettere, Latino e Greco, e dalla Prof.ssa Laura Russo, docente di Storia e Filosofia, è stato curato dal Prof. Giulio Sodano, Direttore del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, dalla Prof. Maria Luisa Chirico, Ordinaria di Filologia Classica presso lo stesso Dipartimento, dal Prof. Dimitri Fessas, Presidente della Federazione delle Comunità e Confraternite Elleniche in Italia, dal Prof. Mario Capasso, dell’Università del Salento, Presidente dell’AICC, e dalla Prof. Jolanda Capriglione, Presidente del Club per l’Unesco di Caserta. Il collegamento, svoltosi dalle 10.30 alle 15.00, si è rivelato un ricco laboratorio di riflessioni sul lessico e sulla lettura del teatro greco dalle origini fino ai nostri giorni, e si è concluso con una frase di Friedrich Holderlin: “la parola greca tragica è una parola che uccide”, nel senso che essa non colpisce psicologicamente colui a cui è diretta, ma lo colpisce materialmente, nel corpo, uccidendolo oppure inducendolo ad uccidere. Una solenne “postilla” che induce a ripensare la forza delle parole tragiche oltre la temporalità della loro enunciazione.