Da secoli gli abitanti dell’isola di Pentecoste, nel sud dell’Oceano Pacifico, praticano il Naghol che ricorda il bungee jumping. Tale attività viene praticata tutti i sabati, da aprile a giugno, ma è molto pericolosa. Si tratta di un rituale di passaggio per i giovani dell’isola che, compiendo il temerario gesto, il salto nel vuoto, entrano nell’età adulta. Le madri dei ragazzi assistono alla scena tenendo in mano un oggetto, legato all’infanzia dei figli, che viene buttato via a impresa compiuta. I giovani si lanciano da una piattaforma fatta da traballanti e flessuose torri di legno appena tagliato, con trampolini posizionati a diverse altezze, dal più basso che si trova a una decina di metri dal suolo, fino a quello in cima posizionato anche a trenta metri. I maschi si spogliano dai loro abiti quotidiani, indossano delle protezioni per le parti delicate e qualche “addobbo” vegetale. Non portano con sé talismani, che si crede portino sfortuna. Salgono su una delle esili piattaforme, alzano le mani e lo sguardo al cielo, dicono o cantano qualcosa, incrociano le braccia sul petto e si tuffano di testa, con le caviglie legate a lunghe e robuste liane appositamente scelte per ciascun saltatore. La zona di “atterraggio” viene ripulita dalle pietre e continuamente smossa, al fine di mantenerla morbida e rendere più dolce l’impatto del corpo con il suolo. Lo scopo dell’impresa è sfiorare il suolo solo con i capelli. Più alto e preciso è il salto, maggiormente ricche saranno le future scorte di igname o yam, un tubero che vanta proprietà e benefici per la salute. Il Naghol viene praticato perché, secondo la tradizione, questo rituale porta una maggiore fertilizzazione della terra e garantisce un raccolto abbondante per tutto l’anno successivo. Il rito di passaggio dei giovani si svolge nel periodo del raccolto dell’igname, ovvero la patata dolce, che è un alimento base dei Vanuatesi. Alcune volte questo rituale viene utilizzato anche per impressionare la ragazza amata, per provare “il brivido” del rischio. Questa tradizione è diventata ufficialmente una festa, un’espressione dell’identità culturale degli abitanti dell’isola di Pentecoste, e oggi anche uno spettacolo che attrae molti turisti. È però una pratica proibita agli stranieri. A inventare questa pratica fu proprio una donna che, per sfuggire al marito violento, corse nella foresta e si arrampicò su un albero, si annodò una liana alla caviglia e si lanciò nel vuoto sopravvivendo al salto. Il marito volle imitarla ma si buttò senza legarsi e morì.