Inaugurato nel 2016, il Museo Atlántico di Playa Blanca è unico in Europa nel suo genere. Qui è possibile ammirare le sculture sottomarine del famoso artista Jason deCaires Taylor e rimanerne affascinati e suggestionati. In precedenza, Taylor aveva creato il primo parco di sculture sottomarine al mondo nei Caraibi e un museo sommerso in Messico. Il Museo Atlantico, non ancora ultimato ma già visitabile, si trova a circa 12 metri di profondità nel mare di Lanzarote, nella Baia de Las Coloradas. Si può visitare con lo snorkelling o le immersioni e, in determinate condizioni meteorologiche, sarà visibile anche dalla superficie. Ogni visita è unica poiché soggetta al mutevole dinamismo dell’oceano. Contrariamente a ciò che molti possono pensare, l’obiettivo del museo è preservare, conservare e promuovere la sensibilizzazione ambientale. L’artista invita quindi a difendere gli oceani e ha creato sculture di materiale non inquinante che col tempo serviranno a incrementare la biomassa marina L’eco-scultore britannico Jason deCaires Taylor è stato definito lo “Jacques Cousteau dell’arte” perché produce installazioni sottomarine viventi. Scultore, istruttore di immersione e naturalista marino hanno ottenuto numerosi premi per la fotografia subacquea, con immagini mozzafiato che mostrano la trasformazione delle sculture in rocce vive. La sua arte è un paradosso in cui crea oggetti inerti da assorbire dall’oceano per convertire l’intervento umano in qualcosa di positivo. La sua creazione si chiama “museo” perché l’intento di Taylor è traslare il rispetto e la sacralità propri della cultura al mondo marino. Tra le opere più suggestive spicca quella dedicata alla tragedia migratoria intitolata la “Zattera di Lampedusa“, simile all’omonima opera dipinta da Géricault nel 1819. La Zattera e la coppia senza faccia, intenta a scattarsi un selfie ignorando ciò che accade alle loro spalle, è un riferimento alla tragedia dei nostri mari, e dimostra l’assenza di considerazione verso di essa. Sottolinea, inoltre, come la tecnologia abbia ormai un ruolo sempre più importante nella nostra vita. L’artista, per creare le sue opere, si è ispirato a persone reali e ha prestato grande attenzione ai dettagli, destinati tuttavia ad essere coperti, trasformati e oscurati dalla vita sottomarina che subiranno. Il Museo Atlántico è una vasta costruzione artificiale con dieci gruppi di sculture. Ad esempio c’è il Rubicone, composto da 35 figure che si dirigono verso un muro, modellate sui residenti locali. Poi c’è Los Jolateros, bambini in barche a remi e creature metà umane e metà cactus che rappresentano l’unione tra esseri umani ed ambiente. Per fare riferimento alla società moderna abbiamo una coppia che fa selfie, e fotografi impegnati in reportage. Il portale è ornato con l’immagine di una bambina davanti a uno specchio in cui si riflette la superficie marina. Gli “Sregolati” sono delle statue di uomini d’affari in giacchetta, rappresentati sull’altalena. Infine, c’è un gruppo di 200 persone disposte in un cerchio. Lo scopo dell’artista è quello di attirare l’attenzione sulla bellezza sottomarina e sull’importanza della sua conservazione.