Ero a scuola e oggi non so il perché e il come, ma non era una giornata normale.
Per prima cosa in classe su 25 alunni eravamo solo in 10, ogni giorno notavo che ne mancava sempre uno , e lo stesso per i professori.
Invece, alla mattina sentivo una voce, tipo un’eco, simile alla voce della mamma, solo che quei giorni non era presente.
Ma non solo la mattina, tutti i giorni a tutte le ore, sentivo le voci di quelli che mancavano.
Cercavo di darmi pizzicotti per svegliarmi, ma non accadeva nulla; col passare dei giorni nella classe eravamo in due, cercavamo di capire chi fosse il prossimo .
Il giorno seguente arrivò in un batter d’occhio. iI prescelto non ero io, ero solo in classe, non c’erano neanche i professori, dovetti cambiare classe, ormai avevo “l’abbonamento” nella 1^B.
Durante l’intervallo incontrai, come tutti i giorni, la mia migliore amica, Lara, il luogo d’incontro era davanti al calorifero vicino alla 1^D; le bidelle nell’ora successiva, mi dissero di andare a casa, perché era inutile che io stessi qui, andai a casa con tre ore di anticipo. Chiamai mio papà, che mi disse che sarebbe arrivato dopo circa un’ora.
Durante il secondo intervallo dissi alla mia amica Lara di dire alla professoressa che stava male e io mi travestii come sua mamma e andai a prenderla.
Arrivate a casa accendemmo il computer e i telefoni per cercare se c’era qualche spirito o maledizione sulla mia classe: trovai un articolo sul mondo Soprasotto. Praticamente era un essere che faceva dormire la gente per cinque anni, per poi farli vivere con le regole al contrario.
Avevo letto una regola che diceva: “l’intervallo dura sei ore e le lezioni venti minuti”, mi chiesi perché non avesse preso me.
Proseguendo nella lettura vidi che c’era scritto il modo per eliminare quel mondo: per essere presi si doveva compiere un atto cattivo, e per cancellare il mondo, prima di dormire, bisognava mettersi del dentifricio sulle mani.
A Lara, come atto cattivo, venne l’idea di prendere tutta la carta igienica e lanciarla sulla scuola.
Alla sera dissi a papà che andavo da Lara a dormire, presi la carta igienica e la misi nel borsone insieme al pigiama e alle ciabatte
Arrivata da lei mi diede un passamontagna viola, scavalcammo la recinzione e lanciammo uova e carta igienica contro la scuola.
Tornate a casa ci mettemmo a dormire.
Arrivate nel mondo, dopo alcuni giorni, al contrario, trovammo l’origine: ci eravamo messe il dentifricio sulle mani e quando quel mostro era distratto, lo avevamo sconfitto spalmandogli il dentifricio.
Pensammo ad una lotta corpo a corpo e di vedere del sangue, ma nulla.
Tutti tornarono a scuola, ma nessuno sapeva chi li aveva salvati.
Sofia Gandossi 1^C