Dalla vostra compagna Giulia che non è altro che un puntino nero microscopico insignificante!
di Giulia Crini (classe 3^E) – Cari amici, Infinito…difficile dare una spiegazione dell’infinito proprio perché è qualcosa di immensamente grande che cambia da persona a persona. Per questo, non conoscendo l’infinito di voi altri, vi parlerò della mia idea di infinito. Vedete… L’idea di infinito è un pensiero che porta la nostra testa al di là della realtà e, se devo dirla tutta, anche dell’irrealtà. Vi è mai capitato, in una bella giornata d’estate, di essere di sera al mare, o al mattino presto, non veder nessuno intorno a voi e di non sentire alcuna presenza umana?
Beh, … a me è capitato. Avvolta nel mio felpone, nonostante fosse estate, mi è capitato di avvicinarmi al mare, quasi a bagnare la punta dei piedi sulla riva, e alzare lo sguardo di fronte a me. Quello per me è l’infinito.
Vedere quel mare blu, limpido, lucido, ascoltare il rumore delle leggerissime onde che sbattono sulle mie caviglie, il lontanissimo verso impercettibile dei gabbiani… e la mia unica domanda in quel momento è: “Chissà dove mai potrà finire questo mare?” Pensare alla costa opposta e magari immaginare qualcuno che fa la stessa cosa mia e che magari mi veda come un microscopico puntino nero, perché noi in realtà, che ci crediamo tanto grandi, questo siamo, un piccolissimo puntino nero che in confronto a questa bellezza, non siamo assolutamente nulla.
Il mare blu che combacia con il cielo immenso e lontano che vorresti prima o poi toccare con la punta del tuo dito e scoprire quanto alto possa essere.
Non è infinito questo?
Oppure avete presente quando siete su un treno dalla parte del finestrino.
Chi di voi non si è mai affacciato, come le vere scene dei film drammatici, e ha fissato per chissà quanto tempo il paesaggio scorrere velocemente.
Verde, blu, marrone, nero, rosso, bianco… un insieme di colori che ci passano davanti agli occhi e che ci restano impressi nella mente, quasi a non poterli più eliminare.
L’infinito è anche altro però!
Vi è mai successo di guardare intensamente una persona negli occhi fino ad esaminare il profondo dell’anima di questa persona?
A me è capitato… quegli occhi blu, marroni o verdi che siano, piccoli, ma infiniti, che girano intorno ad un puntino nero che appare profondissimo.
E fissando questi occhi, arrivare a capire il tipo di persona, scavare nel profondo del suo animo, oltrepassare tutti i pensieri brutti e tormentati e arrivare a quelli belli, a quelli di felicità.
Mi è capitato di vedere persone che ridono, ma non con la bocca, con gli occhi, che luccicano, brillano ancor di più di un diamante preziosissimo o di un bagliore di luce fortissimo.
Così come mi è capitato di vedere gente che piange, ma senza versare lacrime, senza fiatare… nel profondo di quegli occhi si esprime tutta l’amarezza, tutta la delusione, tutta la tristezza, che una persona possa provare dentro di sé.
Avete mai abbracciato una persona fino a che il cuore non vi batta forte da pulsarvi e sentire quella sensazione di felicità incontrollabile?
Anche questo, per me, è infinito.
Una persona a cui volete bene, la vostra mamma, il vostro papà, il vostro amico, il vostro fidanzato, il vostro figlio, il vostro cugino… insomma… chiunque esso sia… e far durare l’abbraccio tanto… tanto da rallegrare un’intera giornata e un’intera vita.
Qualche giorno fa, mi è capitato di osservare il panorama di uno scorcio… alberi, case, legno, mare… sembrava un quadro dipinto grande come un infinito. E voi mi chiederete, “Quanto è grande l’infinito, allora?”
L’infinto è grande quanto voi lo volete far diventar tale. Può anche non finire mai, l’importante è che vi faccia stare bene.
Ho tredici anni, ho ancora fatto pochissimo rispetto a quello che mi accadrà, ma tutti i momenti che ho passato fino ad ora, tristi o felici che siamo, mi fanno pensare all’infinito. Quante risate abbiamo fatto, quante ne faremo ancora, quanti pianti, quante urla, quante volte in cui abbiamo detto basta, ed invece siamo ancora qui.
Beh allora sai che c’è… giusto o sbagliato che sia pensarlo… auguro a tutti voi e a me stessa di avere una vita interminabile davanti, e anche se prima o poi finirà, vorrei, anzi no, voglio pensare che davanti a noi ci sia un infinito… un infinito grande… un infinito chiamato vita.