Il 12 marzo è vicino. Come festeggerò questo mio 13esimo compleanno? Sicuramente porterò una ciambella o un dolce da condividere con i miei compagni di classe. Quest’anno cade di giovedì…potremo mangiare qualcosa insieme a mensa. E poi ci sono i miei parenti con cui trascorriamo insieme la serata.
Intanto c’è un virus nuovo in giro. Si tratta di uno sconosciuto per il corpo umano e sta mietendo vittime in Cina. Molte vittime. È arrivato anche qui in Italia, ma nelle regioni del nord.
So già quale regalo chiedere per il mio compleanno. Ho le idee chiare e di solito i nonni sono molto generosi in queste occasioni.
Manca circa una settimana al 12 marzo e il virus si sta propagando in modo allarmante. Nel pomeriggio del 4 marzo, alle ore 18 circa, i Ministri dell’Istruzione e del Consiglio comunicano la sospensione delle attività didattiche fino al 15 marzo. Non andrò a scuola proprio nella settimana del mio compleanno. Sono deluso e allo stesso tempo preoccupato. Ma forse possiamo invitare solo gli zii a casa? Non è possibile. Bisogna contenere il contagio. Sento queste parole frequentemente in questi giorni, ma non mi arrendo. Ma forse possiamo invitare solo gli zii a casa? Il no è perentorio. Staremo soli, che ognuno resti a casa sua.
La sera del 9 marzo, in un comunicato straordinario, il presidente Conte dichiara tutta l’Italia zona rossa. Mangiavo la pizza in quel momento, non lo dimenticherò mai. Ho pensato: dovrò rassegnarmi.
La mattina del 12 marzo ci sono una marea di messaggi sul mio telefono: i miei compagni di classe si sono ricordati del mio compleanno e mi fanno gli auguri, il primo messaggio alle 00, 02….Che bello! Sono contentissimo perché il virus ci ha costretti a stare a casa ma l’affetto è potuto uscire e mi riempie il cuore.
E poi tanti altri messaggi da parenti, amici, dalla mia prof…Sono davvero felice. È arrivato persino il regalo, non proprio quello che avevo richiesto, ma mi piace moltissimo, un completino che comprende felpa, pantaloncini e t-shirt NIKE. Mi piace moltissimo questo regalo, mi sono innamorato soprattutto della felpa che ormai indosso tutti i giorni…in casa.
Alle 7 di sera, in video-chiamata simultanea, ho spento le candeline insieme ai miei parenti che sono stati felicissimi di vedermi compire 13 anni.
Un compleanno così non lo scorderò mai. Anche se per l’emergenza l’ho vissuto da solo, ho capito che l’importante è vivere felicemente i momenti più belli della vita e che non sarà un virus a fermare l’affetto e l’amore tra le persone.
Nicolò Monopoli – 2^ C