di Gao Isabella, Classe 3^ B . – La Natura offre dei meravigliosi spettacoli mozza fiato che non soltanto ammaliano la vista ma soprattutto riempiono l’animo di innumerevoli emozioni. Uno di essi è l’aurora polare. Questo bellissimo spettacolo naturale che si manifesta con colori che hanno una gamma di colori che variano dall’azzurro, al verde e al rosso. Assumono diverse forme che cambiano con il trascorrere del tempo. Le forme che si vedono sono chiamati archi aurorali, i quali si generano dai raggi solari che nel passare la ionosfera terrestre interagiscono con i protoni ed incominciano a trasformarsi in una luce composta da diverse lunghezze d’onda le quali sono da noi viste come una grande cascata di colori. Quando si manifestano nell’Emisfero Nord sono le aurore boreali, invece quando si verificano nell’Emisfero Sud sono le aurore australi. In passato si credeva che esse erano generate da lampi di alta quota e dalla luce riflessa dagli iceberg. Fu l’astronomo inglese Richard Christopher Carrinton che con lo studio delle attività solari a dare una spiegazione in seguito ad un particolare evento che si verificò il 26 agosto del 1859 quando furono avvistate delle lunghissime aurore che coinvolgevano un’immensa area del territorio americano. Nel nostro territorio italiano questi fenomeni sono abbastanza rari. Un caso di aurora boreale si è verificato il 18 novembre del 1848 poiché questo straordinario evento naturale si era esteso anche nelle nostre basse latitudini, il quale venne studiato nel napoletano Osservatorio Astronomico di Capodimonte dall’astronomo Mario Panelli. Per la sua straordinarietà venne anche descritto in tutti i suoi dettagli in un articolo pubblicato a Roma sulla rivista ‘L’Album’. Di recente un altro simile evento si è verificato proprio quest’anno tra le notti tra il 10 e l’11 maggio e tra le notti tra il 10 e l’11 ottobre dove è stato visibile nel nostro Veneto come evidenziato da un articolo della nostra Redazione.