di Adriana Nemore (classe 1^B) – Ho mangiato a casa con la famiglia un dolce davvero molto originale. Aveva una forma inusuale. Un cavaliere su un cavallo. Buonissimo è vero ma non avevo compreso il senso dell’originalità e quando ne ho chiesto spiegazioni mi hanno risposto che dovevo conoscere la storia del mantello miracoloso.
Dopo i primi freddi autunnali, ogni anno il
mese di novembre ci regala alcune giornate di tepore. Questo periodo viene comunemente detto
Estate di San Martino: ma per quale motivo? Il nome di queste giornate calde e soleggiate deriva da quello del santo celebrato l’
11 novembre: San Martino, appunto, a cui sono legate alcune leggende da rievocare proprio in questo periodo.
La leggenda di San Martino: il mantello miracoloso
Nato in Pannonia (l’odierna Ungheria) nel IV secolo dopo Cristo,
Martino di Tours trascorse l’infanzia a Pavia e poi, reclutato dalla guardia imperiale, venne inviato in Gallia in qualità di
circitor, una figura che garantiva l’ordine pubblico attraverso le ronde e la sorveglianza. Fu proprio durante lo svolgimento delle sue mansioni che una notte si verificò
l’evento che diede origine alla celebre leggenda legata al suo personaggio e all’estate di San Martino.
Raccontata e interpretata da più voci, la leggenda più celebre racconta che durante una ronda notturna nel pieno dell’inverno, Martino incontrò un mendicante quasi nudo, visibilmente in difficoltà per il freddo.
Non ci pensò due volte a tagliare a metà il suo mantello militare, condividendolo con il povero mendicante. Appena compiuta l’opera di bontà, San Martino incontrò un secondo mendicante sofferente, a cui senza esitazione decise di
regalare la seconda parte del mantello, rimanendo egli stesso senza una copertura. È a questo punto che le nubi si aprirono, facendo spuntare il sole, che immediatamente mitigò la temperatura,
proprio come se fosse tornata l’estate.
Tradizioni e festeggiamenti d’Italia durante l’estate di San Martino
Al mito di San Martino e al tiepido periodo che accompagna la sua festa si sono nel tempo associate alcune usanze e tradizioni in tutta Italia. L’estate di San Martino corrisponde, per esempio, al momento in cui
si aprono le botti per assaggiare il vino novello: un’usanza descritta anche in una poesia di Carducci, intitolata non a caso proprio San Martino.
In tutta Europa la festa di San Martino è molto sentita. In molte città tedesche l’11 novembre si festeggia con caratteristiche
processioni illuminate da tante lanterne, mentre a Malta la tradizione vuole che ai bambini vengano
regalate frutta secca e fresca.
In
Italia ci sono tante celebrazioni diverse per questa giornata. A Venezia si prepara un dolce che prende le sembianze del Santo sul suo cavallo, fatto di pasta frolla decorata da glassa, cioccolatini e caramelle, mentre in molti borghi del Nord e del Centro Italia
l’11 novembre si festeggia con sagre e feste di paese dedicate al consumo di prodotti autunnali, come la zucca.
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