di Riccardo Ceccato, Classe 1^B. – Cari lettori e lettrici coetanei con questo mio articolo desidero descrivere tutte le mie emozioni vissute nel mio bellissimo viaggio che ho fatto circa quattro anni fa in estate, che per me in quel momento rappresentava trascorrere passo dopo passo “una meravigliosa e indimenticabile avventura”. Tutto ebbe inizio in una splendida giornata estiva quando la mia famiglia uscì dalla nostra abitazione di Venezia pronta per il lungo viaggio che ci avrebbe fatti giungere nella lontana Sardegna, l’isola posta nel Mar Mediterraneo che vanta antichissima tradizioni ma allo stesso tempo affascinanti che sono rimaste intatte durante i millenni. “Tutti in macchina” disse mio papà dopo che avevamo raggiunto ‘Piazzale Roma’ con un ‘vaporetto’. Così io, la mamma, il papà e il mio fratellino siamo saliti sulla nostra automobile. La gioia di tuti noi era davvero visibile perché eravamo entusiasti di partire. Il lungo viaggio era appunto, proprio in quel preciso momento, incominciato! Ancora non mi rendevo conto di cosa sarebbe successo perché era la prima volta che affrontavo in automobile un viaggio così lungo. Usciti da Mestre e dopo aver imboccato la lunga autostrada, io e il mio fratellino ci siamo incominciati ad annoiare e in più non sapevamo che il viaggio sarebbe durato moltissimo fino a quando il papà non ci ha detto che da Venezia dovevamo andare al porto di Genova! Abbiamo così capito che sarebbe stato davvero un lungo viaggio! Ci siamo guardati negli occhi e subito dopo abbiamo preso i videogiochi e abbiamo iniziato a giocare. Dopo un’ora mi è venuto il mal di testa. Per questo mi sento di dare un consiglio: “Non giocare mai con i videogiochi per molto tempo e soprattutto in auto”! Per distrarci dopo un po’ abbiamo guardato dai finestrini e fuori c’era un paesaggio bellissimo. Ad una prima occhiata si notava solo la campagna però se si guardava meglio si scorgevano in lontananza anche le montagne. Il viaggio proseguì facendo di tanto in tanto delle soste. Arrivati a Genova non ci aspettavamo di trovare una confusione tale da far sembrare che partisse un razzo, ci aspettavamo calma e serenità, una brezza leggera e il mare piatto come una padella. Superato quel traffico e quella confusione ci siamo trovati proprio di fianco al mare ed è stata una sensazione bellissima! Arrivati all’imbarco un operatore ci ha detto di mettere la nostra auto nel parcheggio indicato dentro la nave. Stupito da tale richiesta a quel punto ho chiesto a quell’addetto all’imbarco: ”Ma in una nave come fa a entrarci una macchina?”. Con molta chiarezza l’operatrice mi ha risposto che quella era una nave “speciale”e che c’era posto non soltanto per le automobili ma anche per i TIR. Così ho pensato: “E’ praticamente uno specie di traghetto che si usa a Venezia” – Adesso voi penserete al Ferry Boat, infatti era quello che ho pensato io! Non era così proprio per niente, infatti dopo aver oltrepassato il cancello, io e la mia famiglia, ci siamo ritrovati davanti ad una nave grande e bellissima. Incominciava la seconda parte del nostro viaggio! Il lungo viaggio in auto per fortuna si era concluso. Effettuate tutte le operazioni d’imbarco eravamo finalmente sulla meravigliosa nave ed eravamo entusiasti per dare inizio alla parte del viaggio in mare, quella che ci avrebbe condotti in Sardegna. Eravamo tutti sereni e felici perché finalmente si concretizzavano le nostre vacanze che ancora oggi ricordo con molto piacere!