Il litorale domizio è ancora oppresso dall’abusivismo. Si tratta di un patrimonio culturale e paesaggistico messo a rischio. Siamo sicuri che il Villaggio Coppola non abbia dato il via a un abusivismo familiare? |
Quando pensiamo al litorale domizio la prima cosa che ci viene in mente è il mare e le località balneari, ma vi siete mai soffermati a guardare il paesaggio e la conformazione del territorio? Subito ci accorgiamo che è oppresso dall’abusivismo edilizio. |
Siamo consapevoli che il territorio in cui si vive svolge un ruolo molto importante nella nostra vita, in quanto esso rappresenta un fattore della nostra identità. Purtroppo i territori spesso sono privi di tutela, di cura e dell’attenzione con cui dovrebbero essere trattati. |
Eppure l’Italia è uno dei paesi con più patrimoni culturali e paesaggistici al mondo; non a caso siamo stati i primi ad inserire nella Costituzione un articolo per la loro tutela. Come cita l’articolo 9: <<La repubblica…tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.>> |
La Costituzione italiana, dunque, stabilisce il principio della tutela dei beni culturali e del paesaggio. |
Tutelare il paesaggio e il patrimonio storico significa riconoscere e difendere la ricchezza artistica e ambientale italiana. Gli scempi ambientali che hanno caratterizzato l’edilizia italiana per decenni, l’incuria mostrata verso i reperti artistici e le opere dei musei sono un chiaro esempio di quanto poco venga rispettata il nostro territorio sul quale invece hanno preso il sopravvento gli interessi economici. |
Il Villaggio Coppola era il sogno imprenditoriale che voleva far del litorale domizio una sorta di Rimini napoletana…Il progetto si presentava ambizioso e in fin dei conti nemmeno malvagio, se si pensa che le coste della città di Napoli non sono provviste di spiagge idonee per la balneazione, per cui creare un villaggio turistico a pochi km dalla città avrebbe sicuramente avuto grandi prospettive. |
Peccato, però, che l’idea della realizzazione di tale villaggio su terreno pubblico, è stata poi condotta in totale spregio e mancanza di rispetto delle normative e delle leggi ambientali e naturalistiche, anche utilizzando influenze illecite e camorristiche. Ed oggi del sogno rimane ben poco se non i palazzi ancora non abbattuti e la caotica edilizia sviluppatasi attorno. |
In fondo il Villaggio Coppola non è altro che una piccola parte dell’iceberg, da articoli e giornali emergono storie di altri abusi, di piccole costruzioni che nascono come funghi, di villette a mare che si espandono ogni anno. |
Infatti negli ultimi mesi i comuni costieri hanno proceduto ad ulteriori abbattimenti di abitazioni abusive, interi quartieri di Castel Volturno costruiti a ridosso del mare sono di fatto requisiti e abitati da stranieri che li occupano abusivamente. |
Oltre che di inquinamento ambientale, crediamo si debba parlare di un vero e proprio inquinamento culturale, basti pensare che la scorsa estate tutta la montagna del Massico è andata a fuoco per mano dolosa. |
Un’edilizia demenziale di fatto si estende lungo tutta la costiera domiziana, dal basso Lazio fino a Napoli con sopraelevazioni, discariche, strade abusive, antichi torrenti trasformate in fogne a cielo aperto, scarichi e scarti industriali gettati nell’ambiente. |
Possiamo dunque affermare che la tutela del patrimonio ambientale e culturale è alla base del nostro vivere quotidiano, ma nonostante ciò ignoriamo i segnali che il territorio ci invia andando incontro a pericolose conseguenze. |
di Maria Lepore e Italo Erasmo Di Pietro -4^E-